1. George e Antonella


    Data: 19/10/2020, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... da sotto la gonna facendo finta di nulla.
    
    Io, come nulla fosse, presi a mia volta un pezzo di Provola confezionata e poi, senza guardarla, dissi ‘chissà se è della stagionatura giusta?’.
    
    Lei non disse nulla, aveva già messo il suo pezzo di formaggio nel carrello pronta ad andare via quando aggiunsi ‘lei che dice signora? E’ di qualità questa Provola?’.
    
    Lei mi fissò dritto negli occhi. ‘Io la adoro’ e accennò un mezzo sorriso.
    
    Mi feci più vicino abbandonando il carrello ‘Ho notato che se la stava proprio gustando’ e le feci l’occhiolino.
    
    Non so se capì che avevo visto tutto o se notò più che altro il cazzo che mi si stava visibilmente indurendo lungo la gamba fatto sta che ammiccò ‘ho visto subito che sei un tipo goloso’.
    
    ‘Bhe di solito si, soprattutto di patate, belle patate umide magari un po’ mature. Sono quelle che preferisco….E poi pere. Gigantesche, succulente pere. Sapesse quanto mi piace ciucciarle….’ e intanto le fissavo dritto il solco fra gli enormi seni.
    
    ‘Piacciono a tutti le pere belle grosse’ commentò lei.
    
    ‘Bisognerebbe avere il tempo di assaggiarle con calma’ annuii.
    
    ‘Magari poi ci starebbe bene anche una bella zucchina. Sai di quelle belle grosse e dure’.
    
    ‘O si si, una zucchina dura in mezzo alle pere fa proprio gourmet da chef’ e ridemmo insieme.
    
    ‘Piacere io sono George’ dissi porgendole la mano.
    
    ‘Antonella piacere mio -poi mi accostò la bocca all’orecchio- comunque ho una ottava’.
    
    ‘Alla faccia delle pere qui parliamo di ...
    ... angurie’ e ridemmo ancora.
    
    La aiutai a finire rapida la spesa mentre riempiva il carrello di latticini e aggiungeva un paio di bottiglie di spumante secco che forse non aveva previsto e lesti fummo alle casse…
    
    ‘Ma che fai paghi tu?’ mi chiese.
    
    ‘Tranquilla è un piacere’ dissi porgendo alla commessa la carta di credito.
    
    Antonella intanto chinata in fono alla cassa metteva tutto dentro alla busta della spesa. Era chiaro che anche lei aveva la stessa premura di andare in un posto tranquillo e appartato.
    
    La posizione però così arcuata in avanti era troppo bella. Le pere ondeggiavano, il culo formoso ballonzolava, la gonna si era alzata un pelo.
    
    Incurante di sguardi estranei allungai la mano per palparla un po’ sotto panni.
    
    ‘Wow’.
    
    Non so se mi stupì di più che non avesse le mutande sotto al collant o che quest’ultimo fosse tutto zuppo di umori femminili.
    
    ‘Cazzo ma sei già venuta?’ le sussurrai.
    
    ‘Non resisto. Quando sento odore di Provola mi eccito troppo e mi bagno quasi senza toccarmi’.
    
    ‘Strana sta cosa’.
    
    ‘Ognuno ha le sue perversioni’ mi disse mentre scendevamo ai parcheggi sulla scala mobile.
    
    ‘O puoi dirlo forte’ ammisi rivedendo nella mia testa rapidi flashback di tutte le porcate che avevo combinato io.
    
    ‘L’hai mai fatto mangiando Provola?’ chiese intanto che ci avvicinavamo ad una Panda grigia.
    
    ‘No. Ma non vedo l’ora di provarci’ sorrisi io.
    
    ‘Allora seguimi Cow-boy così potrai tirare fuori quella pistola che ti sta scoppiando nei ...
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