1. George e Antonella


    Data: 19/10/2020, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... finisce che mi si smagliano anche queste calze…’ borbottò mentre già mi cavalcava’.
    
    ‘Non ti preoccupare ne ho altri dieci paia…’ e affondata la faccia nelle sue tettone mi dissetai succhiando i suoi capezzoli duri come chiodi….
    
    Quando finimmo di scopare era pomeriggio inoltrato.
    
    Quella sera avevo invitato mia madre a cena noi due soli. Avrei preparato io qualcosa di buono, poi avremmo parlato un po’, bevuto un bel po e quindi a letto tutta la notte…
    
    Andai a fare un po di compere per la serata. Anche se sono molto pigro a farlo posso dire che non me la cavo affatto male tra i fornelli, merito anche di un paio di cuoche di straordinaria bravura che oltre ad avermi lasciato ottimi ricordi fra le lenzuola hanno anche trovato il tempo di insegnarmi qualcosa…
    
    Avevo il mio bel carrello da spingere e stavo studiando il banco verdura quando notai una donna sulla quarantina che mi passava a fianco.
    
    Era impossibile non notarla: minigonna, calze nere, tacchi, una stazza un po abbondante e soprattutto due tette da paura.
    
    Lo ammetto ho un debole per le mature, specie se sono un po grassottelle e in carne ma non esitano ad indossare i tacchi e le gonne corte. L’effetto di quei trampoli da alla loro camminata un senso di ‘mucca al pascolo’ che trovo irresistibile ed eccitante.
    
    Se per una donna giovane e filiforme tacchi e mini sono sinonimi di eleganza per queste rubiconde mature sembrano solo segno di troiaggine…
    
    In più, wow, aveva davvero due tette che erano uno ...
    ... spettacolo. Due belle pere che traboccavano sotto alla camicetta e che non domandavano altro che esplodere magari palpate dalle mie mani vogliose.
    
    Mi accorsi che il cazzo mi stava diventando duro sotto ai jeans e cercai di darmi un contegno ringraziando di non indossare ancora gli short o peggio… Non che mi faccia problemi a mostrare con orgoglio la trave che ho tra le gambe, ma esibirlo in mezzo al supermercato non era proprio il caso.
    
    Così tornai a concentrarmi sulla spesa ‘pomodori…. una melanzana…… ma dove è il prezzemolo?’.
    
    La bionda matura era già passata al banco latticini. Tanto meglio visto che avevo bisogno di formaggio avrei dato ancora una bella occhiata alle gambe, al culo, alle poppe… Guardare non costa nulla.
    
    Però cazzo….ma che stava facendo? Per un secondo pensai di averlo sognato ma poi lo rifece una seconda volta ed ero certo di aver visto bene. Si era portata un pezzo di formaggio (credo di Provola) al naso, lo aveva annusato con lungo trasporto come se ne volesse verificare la qualità e intanto, l’altra mano, le si era infilata velocemente sotto la gonna.
    
    Ora ci può anche stare che le si fosse infilato l’elastico delle mutande nel culo o che le tirasse il collant ma quando lo fece per la terza volta e la mano restò li a lungo muovendosi delicatamente mentre continuava ad odorare quel pezzo di formaggio, non c’erano dubbi. Si stava accarezzando la patatona….
    
    Non potevo farne a meno. Mi avvicinai.
    
    La donna mi notò e lesta tolse la mano ...
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