1. Tartassante sfumatura


    Data: 16/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... lasciato mollemente affascinare dalla forestiera percezione dell’eccitamento, perché pure fra le sue cosce ora soggiornava un avanzo di carne solidificata e biasimevole. Tenuto conto che a quel punto aveva perso l’opportunità d’esser perpetuo, per aver squadrato con i sacrosanti e venerandi occhi della creatura celeste quel turbamento, ribadì verso se stesso che poco tempo gli avanzava, che la cosa migliore al presente era associarsi e partecipare. In realtà non gli rimaneva altro che accostare le labbra a quelle tette, ciucciarne interamente il pervertimento che ne prorompeva e approssimarsi accanto a lei sul tavolato della stanza:
    
    “Aspetta, qua meglio di no” – enunciò lestamente Sonia, rinviando l’incontinente ambientazione.
    
    In un baleno si trasferirono distendendosi sul grande arazzo piazzato nella sala, nei pressi d’un focolare. Là di fuori nevicava, il fischio del vento e la forza della tormenta, uniti al crescendo del furore erotico evocarono all’angelo l’insopprimibile e impietosa furia ultraterrena. A questo punto lui aveva arretrato capitolando alla fragranza di quella donna, i più animaleschi e impulsivi ideatori degl’istinti e delle inclinazioni sessuali. Introdusse sennonché la lingua in quegli avvallamenti oscuri della fica, in seguito in quell’accogliente e felpato dell’ano. L’ammaliatrice e la lusingatrice dello sventurato angelo, frattanto si irrorava riccamente contorcendosi, scortando con le proprie dita il tocco soave della lingua soprannaturale che ...
    ... perlustrava l’accesso del suo didietro. Consumarono la notte intera nel manipolarsi, esplorandosi con la gratificazione di corrisposti orgasmi. Novella sperimentazione per lui, chimeriche e favolose duplicazioni per lei, d’ogni forma di sollecitazione delle proprie libidinose superficie erogene, fin quando verso il chiarore del mattino le riuscì di lasciarsi sbattere e allargare le pareti del retto, che ormai le davano più soddisfazione e appagamento di quelle della fica. Globalmente le era sembrato inesauribilmente incantevole e naturale, questo è a conti fatti amare ed essere riamati. Respingere ed estromettere la visione della morte, con l’inusuale appoggio e l’originale ausilio della creatura celeste chiamato amore. Sonia si sbalordì al mattino successivo, allorquando svegliandosi avvertì uno smisurato calore nel circondarla pur in assenza del focolare acceso.
    
    “Sai che cosa? Ti confesso che ieri sera mi pareva che nevicasse” – manifestò Sonia alla creatura celeste.
    
    Sonia sussultò bruscamente appena incrociò il suo sguardo, in verità due globi di luce penetrante la esaminavano, mentre la tonalità della sua capigliatura era deviata verso una sconvolgente gradazione:
    
    “Sgualdrina di primo livello che non sei altra, qua nell’oltretomba la neve non c’è, hai capito?”.
    
    “In conclusione sono trapassata? Ci sono finalmente riuscita? E’ questo che vuoi dirmi?”.
    
    “Non c’è dubbio, hai detto bene. Che cosa ti aspettavi? Di poter elegantemente modificare i propositi della ...
«1...3456»