1. Il parcheggio


    Data: 16/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: curiosex, Fonte: Annunci69

    ... cominciammo a chiacchierare e notai che portava la fede. Gli chiesi se fosse sposato. Mi rispose di si. Dentro di me ancora non ci capivo niente, non sapevo perche' ero li' ma volevo starci. Mi chiese se la fede che portava per me fosse un problema, risposi di no. Mi sorrise pizzicandomi il mento. Mi ripasso' la canna e con due dita mi pizzico' un capezzolo turgido dal freddo. Lo guardai fisso negli occhi e lui mi rispose "fuma e rilassati....chiudi gli occhi se vuoi".
    
    Gli risposi sottovoce che non li avrei chiusi. Mi piaceva ed allo stesso tempo mi eccitava guardarlo in faccia mentre mi titillava il capezzolo. Alle volte lo stringeva cosi' forte che mi faceva male, ma non glielo facevo vedere. Inizio' a piacermi e sentii il mio cazzo che spingeva nelle mutande. Passo' all'altro capezzolo incrociando di tanto in tanto il suo sguardo con il mio. Tra l'acqua che incessantemente cadeva rendendo invisibile il mondo attorno a noi, le sue dita che continuavano a torturare a turno i miei capezzoli, l'erba che mi ero fumato, e quella surreale ed eccitante situazione mi ritrovai quasi senza accorgermene ad accarezzargli l'interno delle sue cosce, ben tornite al tatto come quelle di uno che fa' molto sport.
    
    I nostri sguardi si incrociarono di nuovo, ebbi l'impressione che mi sorrise mentre continuavo con una mano a
    
    tastargli le cosce. Un sorriso che mi diede piu' coraggio a far salire la mia mano. Non portava le mutande sotto la tuta, me ne accorsi dal grosso rigonfiamento ...
    ... che incontrai quando le divarico' un po' per stare entrambi piu' comodi. Cominciai a carezzargli quel rigonfiamento con un dito, su e giu'. Lui mi strinse piu' forte il capezzolo. Avevo capito che quando voleva qualcosa di piu' me lo faceva capire strizzandomi i capezzoli.
    
    Appoggiai tutta la mia mano su quel suo caldo rigonfiamento, poi lo guardai e gli dissi che non avevo mai toccato il cazzo di un altro, che era la prima volta che mi trovavo in quella situazione e che non capivo bene cosa cercassi anche se allo stesso tempo volevo rimanere e andare avanti. Mi rispose con un tranquillante "lo so', lo avevo capito da tempo". Quella risposta mi rincuoro' a tal punto che gli afferrai il suo caldo rigonfiamento con la mano serrandola per qualche istante. La mia mossa gli piacque perche' allento' la morsa sul capezzolo. Gli chiesi di fare un altra canna perche' mi avrebbe messo piu' a mio agio, mi rispose di si ed incomincio' a prepararla mentre la mia mano gli accarezzava delicatamente tutta l'asta che in quel momento mi accorgevo era piuttosto importante, intorno sicuramente ai 20 cm e con due palle grosse sotto.
    
    L'accese e me la passo'. Feci due tiri lenti e profondi mentre lui aveva ripreso a stuzzicarmi i capezzoli.
    
    Mentre facevo il terzo tiro infilai una mano dentro la tuta e glielo tirai fuori, lui mi aiuto' allentandosi la tuta sui fianchi. Buttai fuori il fumo e lo guardai tenuto dalla mia mano. Era fantastico, il pube completamente depilato lo faceva sembrare ...