Ormai era tardi - Racconti Erotici

Ormai era tardi

... sovrasto' tutto il resto.

"Carmelo carmelo si si ancora sbattimi sbattimi ancora"tremando come una foglia,di piacere e urlando il mio estasiante piacere.

Ormai aspettavo il getto bianco e cremoso sulla mia schiena o sul tailleur ma arrivo' inesorabile quasi im concomitanza con la mia fine,dentro la vagina ancora sensibile ma appagata.

Colpa mia,sapevo muovermi bene e rapire con i muscoli adatti il suo membro quasi avessi un altra bocca li sotto.

Il suo

piacere arrivo' con violenza innondandomi con schizzi rapidi e l utero pote ricevere con solleticante soddisfazione il suo seme caldo e copioso.

Ancora stanca e stremata dalla posizione e dal travolgente orgasmo mi ricomposi un po non curandomi delle calze rotte che mi sfilai e degli slip ormai pregni di umore che gettai via.

Carmelo ormai era lontano e con passo svelto si dirigeva verso la festa dopo avermi sedotta e abbandonata.

Io rimasi in piedi con un rivolo di sperma abbondante lungo la coscia che strofinai con la pelle dellencosce e con i soli capelli ancora in ordine.

Spari dentro l auto di Luca a ritoccare un po il mio viso e a detergermi cosce e vagina.

Ero semi nuda ormai con il solo desiderio di tornare dentro la festa come nulla fosse.

Ero seminuda,chiamai Nicole.

Non ci fu bisogno di dire molto ma potei con il suo aiuto recuperare un paio di stivaletti,piu consoni rispetto alle scarpe eleganti visto che le caze erano ormai altrove e uno slippino pulito.

Per fortuna ...

... il.rossore delle ginocchia e del culetto riusci a nasconderli bene ma il resto dei segni di quel meraviglioso passaggio d amore no.

Il nuovo ritorno fu condito dal frastuono di canti e urla piu sostenute e l arrivo di nuovi drink sgolati a forza mi portarono a svolazzare ovunque.

Mani fugaci sul seno e perlustrazioni sotto le mutandine non si contarono,ne ricordo i luoghi e le facce,due amabili ragazzi single che si deliziarono a turno di una donna eccitata,libera e ubriaca come loro.

Ma il bello doveva ancora arrivare e fu tanto inasplettato e travolgente quanto doloroso.

La fine della cerimonia ormai era arrivata al capolinea e una follia inconsapevole stava rapendo i miei sensibormai estasiati .

Luci spente,flash artificiali per la dance giovanile che doveva regalare solo ai piu giovani divertimento.

Una danza collettiva,il calore di mille corpi che si scambiavano respiri e sudore di persone ormai allo stremo delle forse,coniati che riusci a reprimere a fatica e testa ormai intontita ma una nuova eccitazione iniziava a prendere il sopravento.

Tutto cio che poteva accadere di peccaminoso quel giorno era gia successo,almeno cosi credevo ma a notte inoltrata un bellissimo biondino di 28 anni con la cravatta ormai assente e la camicia sbottonata mi raggiunse sulla panchina che condividevo in penombra con una avvenente ragazza ormai semidormiente.

Mano galeotta sul mio ginocchio e parole sbiascicate.Come un oca risposi con frasi senza senso alle sue avanches ...