Ormai era tardi - Racconti Erotici

Ormai era tardi

... da pranzo in preda al panico lasciando il mio amante con il pisello al vento e con la cappella lucida,gonfia e insoddisfatta.

"Dove sei stata,hai ricevuto qualche messaggio per caso?'-Le prime parole che ricevetti tra la noncuranza degli invitati presenti in sala.

Nicole mi accolse con queste parole e un atteggiamento da cortigiana..

Aveva dato lei il mio numero a Carmelo,risposi rossa in volto in modo sclnclusionato.

"Pero la giarrettiera bianca ti dona"...sprofondai ma lei affondo i colpi-:"Se vuoi ti copro io con Luca"poco prima che qialche ragazzo la portasse via da me.

Apri il cell pienobdi messaggi da propormi,in pochi minuti il richiamo del gatto in calore mi rapi nuovamente:

"Sono fuori,sbrigati!"

Nel parcheggio antistante il locale c era Lui ad aspettarmi, decisi di proseguire senza guarsarlo verso una struttura di cemento che racchiudeva una piccola centralina elettrica.

Eravamo all aperto ma ben nascosti ora.

Mi raggiunse dopo un tempo infinito.

La lingua segui un istinto primordiale e il desiderio bramoso di incontro delle nostre bocche fu esplosivo ma l invadenza del suo cazzo fu fin troppo rapida e libera di agire,in attesa di una risposta-"Oddio sei pazzo!

"-bramosa di desiderio con il suo cazzo marmoreo e venoso all altezza ad un palmo dal mio ventre chiuso dal vestito.

"Si sono pazzo di te"-mentre si scostava un po a scrutare l orrizzonte,capi che in quel centinaio di metri non c era nessuno evidentemente e che quindi ...

... avremmo potuto dare libero sfogo a qualcosa di fulmineo ma intenso.

"Andiamo al sicuro,non qui"lo.ammoni con finto pudore ma non ebbi risposta;

Addio alle.buone maniere non c era tempo dabperdere cosi mi ritrovai acovacciata a terra con le ginocchia sul selciato,il tanga a meta cosce ormai divaricate ma non troppo,il tailleur abilmente sollevato a meta schiena ora per gran parte nuda e le calze a rete immacolate al loro posto(tanto l obbiettivo era un altro)

La visione del mio culone nudo bianco latte che non poteva piu nascondere qualche lieve smagliatura e nemmeno la scarsa pancetta abbronzata che in quella posizione usciva un po furono un deterrente.

Spinse dentro deciso e visione delle stelle sotto quella larga cappella che nuovamente dopo anni si faceva spazio nella soffice carne sottile e umida che gli offrivo.

Il clitoride minuscolo ma rigonfio solleticato dalle gonfie palle riceveva il suo piacere incostante e rapido e inaspettato, le pareti della vagina potevano strofinarsi con quel lezzo di carne duro e venoso che grazie alla mia postura semiaperta gli regalava sensazioni che solo una fichetta cosi stretta poteva donargli.

Infiniti colpi mi portarono presto ad un accenno di orgasmo grazie al turgido e venoso cazzone che mi apriva senza ritegno.

Preurlo che riusci a sopprimere per un po concentrandomi sul dolore delle ginocchia,delle natiche ormai rosse a causa delle sue irrispettose mani ma ventre che inizio inesorabilmente a ricevere un piacere che ...