1. Il commerciante di colore 1


    Data: 18/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    ... colore tra il dorso e il palmo. Scelsi la roba più costosa che aveva, un totem di legno di 35 Euro, e lo pagai mettendo fine a tutti i miei risparmi.
    
    “Cosa te ne fai tu di un totem?”
    
    “Aaah…lo regalerò a mia zia. A lei piacciono molto. Tra un po’ sarà il suo compleanno”
    
    Era una bugia. Volevo che continuasse a guadagnare sempre di più e poco mi interessava se quel totem non mi serviva proprio o se sarei andato a rubare pur di continuare a comprare roba da lui.
    
    “Me lo puoi conservare in disparte? Vorrei fare un altro giro e questo totem mi impedirà nei movimenti”
    
    “Certo”
    
    Si avvicinò a me e prese il totem. Nel farlo questa volta mi toccò tutta la mano e io ebbi un attimo di smarrimento così il totem cadde a terra rompendosi.
    
    “Maledizione”, dissi “E ora cosa regalerò alla zia?”
    
    “Se vuoi ne ho un altro simile”
    
    “E quanto costa?”
    
    “Gratis. Gratis.”
    
    “Gratis? No, non posso accettare”
    
    “Su vieni”
    
    Andammo dietro al suo furgoncino, lo aprì e salì sopra. Io mi abbassai per tirarmi su i calzettoni ma nel farlo, il mio jeans a vita bassa si era abbassato mettendo in mostra l’ elastico delle mie mutande e forse anche l’ inizio della spaccatura che divide le chiappe. Quando mi alzai e mi girai, trovai lui, in piedi dentro al furgoncino che mi guardava il culo ma subito distolse lo sguardo anche se io notai che quella vista, gli aveva fatto svegliare il suo totem di carne. Ecco perché voleva darmene un altro gratis. Gli interessavo. Scese dal furgoncino e ...
    ... mi porse il totem ma io gli dissi di conservarlo lui. In realtà non volevo che mi toccasse di nuovo le mani e io facessi cadere di nuovo il totem. Mi allontanai da lui ma come una calamita non facevo altro che fissarlo anche mentre continuavo a camminare. Poco distante dalla sua bancarella, c’era un muretto e mi sedetti li’ sopra. Nel mio piccolo zaino che uso come se fosse una borsetta da donna, porto sempre con me un block-notes perché mi piace disegnare.
    
    Disegnavo orizzonti marini illuminati da un tramonto, oppure paesaggi innevati ma questa volta mi ritrovai a disegnare lui. Il mio omone. Lo disegnai per tutta la grandezza del block-notes poi, in un’ altra pagina, disegnai anche il suo cazzo già scappellato e una mano, la mia, che lo stringeva forte. Per placare i bollenti spiriti, decisi di allontanarmi da lui e andai a prendere qualcosa di caldo ma quando ritornai davanti al muretto, lui non c’era più.
    
    “Cazzo se ne’ andato. E’ il totem? 35 Euro buttati al vento”
    
    Evidentemente aveva dimenticato che il totem me lo aveva regalato anche perché ne aveva solo due pezzi e già venderne uno per lui era una grande cosa.
    
    Tornato a casa, decisi che la prossima volta gli avrei offerto da bere per sapere qualcosa in più su di lui. Passò un’ altra settimana e di nuovo arrivò giovedì. Andai di nuovo al mercato e lo vidi tra la folla alla sua bancarella e non appena la visuale migliorò, mi venne quasi un infarto. Indossava una maglietta bianca ed era un po’ sudato così la ...
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