1. Amico del cuore


    Data: 16/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... positivamente agli stimoli, schiacciava il suo culo contro il mio bassoventre e rabbrividiva di piacere ai miei titillamenti ed ai miei baci. Mi sono sentito autorizzato a insistere, ho cominciato a spingere prima con delicatezza, senza affondare; ha emesso qualche gemito, ma ho visto che godeva a sentirselo dietro.
    
    Continuavamo ad emettere gemiti e grugniti rivolti alla immaginaria signora che avevamo messo in mezzo; in realtà avevo cominciato a baciare e leccare il collo e le terga di Nico, insinuando sempre più precisamente la punta del cazzo eretto nelle pieghe delle sue chiappe, verso il buco nero del suo ano.
    
    All’improvviso, sul più bello, si è mosso, mi ha detto che voleva provare una posizione più comoda, mi è salito a cavalcioni sulla pancia, mi ha preso in mano ilo cazzo e lo ha indirizzato lui stesso verso il suo culo. Insomma, si è impalato da solo e, anche se abbiamo avvertito entrambi un po’ di attrito doloroso a farlo entrare e scorrere nello sfintere, alla fine gliel’ho immerso tutto, sino alle palle, mentre lui si masturbava il suo cazzo sopra il mio petto.
    
    Abbiamo sincronizzato i movimenti e, quando abbiamo sentito che era prossima la sborrata, io ho accelerato la spinta e, poi, con un piccolo grido di esultanza, gli ho riempito il canale della mia sborra, mentre lui, con un grugnito profondo e prolungato, mi ha schizzato il suo seme sul petto, sin sotto il mento.
    
    E’ stato bello, meno complicato e doloroso di quanto immaginassi. Anzi, sono ...
    ... rimasto io stesso sorpreso della naturalezza con cui ho penetrato quel culo tenero e mi sono spalmata sul petto la sua sborra. Alla fine ci siamo abbracciati e, per la prima volta, baciati in bocca e ci siamo appisolati avvitati e contenti.
    
    Il piacere insospettato di quel giorno ci rese sempre più audaci. Nel cammino piuttosto lento della nostra emancipazione sessuale eravamo ormai decisamente passati dall’autoerotismo alla perversione omosex. La stessa notte non resistemmo. Stavolta fui io ad entrare nel suo letto. Entrambi nudi, ci lasciammo andare ad un lunghissimo bacio in bocca, intrecciandole lingue e scambiandoci la saliva. Ma poi sentii subito tornare la voglia di metterglielo in culo e lui subito si mise nella posizione che assumono i cani per farsi sodomizzare per bene.
    
    Stavolta pensai di spalmargli un po’ di crema sul buco, poi glielo infilai per bene tutto dentro, cavalcandolo per un bel po’ fino alla sborrata finale, che accompagnai con un grido appena trattenuto.
    
    Il culo di Nico mi piaceva, era morbido e tenero e si apriva docile ai miei colpi, anche se lo penetravo con grande accortezza, senza mai forzare. Ma non volevo approfittare di lui, sentivo di dovergli la reciprocità e mi misi io in posizione predisponendomi ad una bella inculata e ad un potente getto seminale dentro lo sfintere. Nico esitava, tergiversava, appoggiava il cazzo sulle mie natiche, ma si limitava a sfregarlo, non spingeva. Era evidente che gli piaceva piuttosto riceverlo. Non volli ...
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