1. Amico del cuore


    Data: 16/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... di stanza. Ricordo anche una gita scolastica a Roma, con tanto di tour sul litorale romano (Formia, Terracina, Ostia, Civitavecchia): un lungo e faticoso giro in autobus, durante il quale ci eravamo sfregati e strusciati, e, siccome le palle ci facevano male per la troppa eccitazione accumulata, ce le siamo toccate e manipolate per la prima volta.
    
    Negli ultimi anni del liceo quella di accarezzarci a vicenda i coglioni era diventato un’attitudine familiare, lo facevamo ogni giorno, anche mentre studiavamo insieme. Le ultime esperienze avevano allentato i vincoli del nostro pudore, avevamo cominciato a parlare più esplicitamente di sesso, ci ripromettevamo di fare insieme le nostre prime ‘prove’ con una donna matura, aspettavamo di andare all’università per vivere più liberamente qualche avventura.
    
    Per l’università scegliemmo, ovviamente, la stessa sede e la stessa facoltà, Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. I nostri familiari ci sistemarono in una pensione in Via Palestro, dalle parti della Stazione Termini, presso una signora di origini calabresi, che sembrava la direttrice di un educandato e che, con la espressa approvazione dei nostri genitori, ci catechizzò sui pericoli della città e sulle regole della casa (rientro a casa non oltre le 22).
    
    I primi tempi la città tentacolare ci metteva un po’ paura, anche perché la zona della nostra pensione era popolata da facce poco rassicuranti. Passavamo gran parte della giornata in camera, anche se ci sentivamo un po’ più ...
    ... liberi di prima. Il pomeriggio, distesi sul letto, ci scambiavamo impressioni e sensazioni sulle donne che avevamo incontrato, e finivamo spesso per masturbarci insieme.
    
    Un giorno incrociammo nel corridoio di casa la figlia della padrona, una signora sui 40 anni, che ormai da qualche tempo viveva dalla madre, essendosi separata dal marito. Niente di che come donna, ma più che desiderabile per due giovani arrapati come noi. Dal modo un po’ obliquo con cui ci squadrò ci sentimmo autorizzati a immaginare che forse aveva fatto un pensierino su di noi. Quanto bastava per assumerla ad oggetto delle nostre manipolazioni pomeridiane.
    
    Sdraiati seminudi sui nostri lettini, con le mani tra i coglioni, cominciammo a fantasticare su di lei, a metterla in mezzo a noi, a ciucciarle le zizze, a smanacciarle le cosce e il culo, a pistonarla davanti e di dietro. In piena trance erotica, mentre l’eccitazione saliva in entrambi, d’un tratto Nico si è alzato dal letto e si è sdraiato sul mio, accanto a me. La vicinanza dei corpi accaldati è stata la scintilla. E, mentre continuavamo ad evocare la nostra occasionale musa ispiratrice, abbiamo cominciato a toccarci.
    
    Poi, come seguendo un copione prestabilito, ci siamo messi a cucchiaio, io dietro di lui. Ho cominciato ad accarezzargli le spalle ed il culo e, visto che reagiva allargando un po’ le natiche, ho piazzato in mezzo al solco il mio cazzo e l’ho abbracciato da tergo, titillandogli i capezzoli e baciandogli il collo. Nico rispondeva ...
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