1. Un guasto da niente


    Data: 16/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Artistoide, Fonte: RaccontiMilu

    ... eccitatissimo, interrompe bruscamente le sue riflessioni scientifiche sui genitali maschili sovradimensionati spingendola in avanti e posizionandola a pecora, col culetto per aria e la passera bagnata e vulnerabile.
    
    ‘Ma quanto sei troia! – la apostrofa l’apprendista meccanico – Ti piace pigliare il cazzo, eh? E nei vuoi anche qua, ne vuoi assai…’ la sfotte, palpandole la figa bollente e solleticandola fra le chiappe.
    
    ‘La tua bella bocca, zoccoletta – ride Michele, godendosi il pompino -, è molto più utile sul cazzo mio che a strillare nel telefono, o no?’
    
    Gaetano le si piazza dietro, si inginocchia aprendole di più le cosce e con tre o quattro spinte le infila l’uccello nella passera. ‘Mmmmmhhhh!!! Mmmmggghhh!!!’ protesta inutilmente Ilaria mentre viene aperta e chiavata. Lecca e succhia l’uccello durissimo di Michele mentre il vecchio e Gaetano pompano con decisione, spingendola l’uno sul grosso cazzo dell’altro. Ila sta impazzendo, non ha mai preso cazzi così grandi, e ora ne sta prendendo due.
    
    ‘Aaaahh… Aaahh.. Aaaahhh… – il ragazzetto geme e ansima mentre la chiava – ‘Sta troia è troppo stretta per ‘o cazzo mio… Aaahh…’
    
    Michele e Tonino ridono, poi il vecchio brontola: ‘Fammici provare a me, Gaetà! Tonino, tu devi aspettare ancora un pochetto…’
    
    I due, vecchio e giovane, sfilano i cazzi gocciolanti e la rigirano come una bambola gonfiabile, mettendola a pancia in su. Il capo officina le acchiappa i polpacci con le sue manone, le fa spalancare le gambe e ...
    ... la penetra con decisione, mandandole una fitta di piacere dritta dalla figa violata lungo la schiena e fino al cervello. In effetti il suo cazzone fatica a entrare e uscire, entrare e uscire, entrare e uscire, ma nulla cui un po’ di impegno e gli umori di Ilaria, ormai fradicia e mugolante, non possano rimediare.
    
    ‘Oh, ma è stretta davvero! – dice ridendo il poderoso vecchio – Oh zoccola, tu godi, ma sei troppo stretta!’ le dice, anche se, poco coerentemente con quanto affermato, la sta chiavando con forza. Gaetano intanto le monta cavalcioni, infiando il suo bel cazzone fra le tette. Le palpa, le strizza, se le rigira fra le mani unte e sudate, usandole per massaggiarsi l’uccello intanto che gliele stantuffa.
    
    ‘Ohhh… Aaaanhh.. Aannhh… Aaanhh… Mm-mgghh…’ Ila non ne può più, il grosso cazzo di Michele la sta aprendo e sembra diventare sempre più duro, si morde il labbro per non gemere troppo, a un passo dall’orgasmo.
    
    ‘Che fai, godi?’ chiede sorridendo Michele, rallentando il ritmo. Ilaria sospira di sollievo, cerca di calmarsi e riprendere il controllo.
    
    ‘Oh zoccola! – ride il capo officina – Godi, godi pure, facce vedere quanto sei troia!’ Senza preavviso affonda il suo cazzo, lungo e grosso, nella passera gocciolante della povera Ilaria, pompandola con foga e costringendola a venire vergognosamente, contorcendosi e mordendosi le labbra per non gridare, mentre Gaetano a sua volta strilla di gioia e le sborra fra le tettone, densi schizzi caldi si spiaccicano sul mento ...
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