1. Le mutandine di mamma


    Data: 04/09/2020, Categorie: Incesti Autore: architetto, Fonte: RaccontiMilu

    Quando ho compiuto 25 anni andai a vivere da solo. Pur lavorando non sguazzavo nell’oro e pertanto non potevo pagare qualcuno che mi pulisse l’appartamento e mi lavasse e stirasse i panni.
    
    Così mamma veniva una volta a settimana per ordinare un po’ il disastro.
    
    Mia mamma ha 49 anni, è sola e per me è una delle donne più belle che conosco. Forse sto esagerando, ma la verità è che da quando ero un bambino sono molto attratto da lei. Mi ricordo quando avevo 5 o 6 anni mi piaceva giocare a mettermi sotto le gonne, lei mi spingeva via, ma io insistevo e ritornavo tra le sua gambe.
    
    Una volta, qualche anno dopo, eravamo al mare e stavamo giocando in acqua e ad un certo punto per caso, le abbassai il reggiseno del costume, solo un poco ma quel che bastava per farle uscire una tetta.
    
    Che visione quel seno bianco, grande, con un capezzolo appuntito e una areola di grandi dimensioni. Ricordo anche che la mamma si arrabbiò molto e rossa come un peperone si rimise a posto il costume e mi trascinò fuori dall’acqua.
    
    Da adolescente, oltre a spiarla quando era in bagno o quando era in camera a cambiarsi e bearmi delle visioni delle sue tette e del suo culo, il mio passatempo preferito diventò quello di andare in camera sua e aprire il cassetto della sua biancheria intima. Potevo passare ore a guardare le sue mutandine, i suoi reggiseni e le sue calze, che con il passare degli anni aumentavano di taglia. Li tastavo, li odoravo e sceglievo uno slip od una mutandina e lo ...
    ... indossavo, mi piaceva sentire il mio cazzo in tiro stretto nelle sue mutandine. Mi stendevo sul letto e mi facevo delle seghe furiose, macchiandole di sperma e mettendole dopo tra la roba sporca da lavare.
    
    Era una pratica che continuai religiosamente per anni e mamma non si è mai accorta o forse è meglio dire faceva finta di non vedere.
    
    Quando trasferii nel mio appartamento decisi di prendere dei souvenir dal cassetto di mamma, scelsi uno slippino rosso, delle mutandine a pantaloncino e un paio di autoreggenti nere. Con questo tesoro potevo continuare a godere di mamma nel mio appartamento.
    
    Però un giorno dimenticai le sue mutandine usate sul pavimento. Un errore fatale, perché quel giorno venne mamma a pulire la casa. Al rientro la sera trovai l’appartamento perfettamente ordinato e sul letto tutti i panni lavati e stirati e tra loro le mutandine rosa piegate e pulite.
    
    Fui preso dal panico e mi sono maledetto per la mia distrazione. La mamma aveva visto le sue mutandine completamente sporche di sperma sul pavimento della casa di suo figlio. Non osavo immaginare la sua reazione.
    
    Passato il primo momento di panico, però realizzai che le aveva lavate, piegate e messe tra i miei panni. Non potevo credere che non le avesse riconosciute, cosa voleva dire? Perché non erano state prese? Chiamai mamma con una scusa e per sondare la sua reazione, ma non fece cenno a nulla. A che gioco stava giocando? Conoscendola era un mistero la sua non reazione.
    
    Lasciai passare la ...
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