Le mutandine di mamma
Data: 04/09/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: architetto, Fonte: RaccontiMilu
... spinta fui subito dentro completamente, mamma lanciò un urletto di godimento ed alzò una gamba per accogliermi meglio:
‘ Si così’così, huuh’ dai piccolo scopami. ‘
‘ E’ bellissimo Ma’è bellissimo.’
L’orgasmo per mamma fu la naturale conseguenza del mio martellamento, io però non ero però ancora soddisfatto, la feci mettere a quattro zampe sul pavimento, l’afferrai per i fianchi burrosi e ripresi a scoparla.
Mamma ora gridava come un’ossessa mentre il mio cazzo entrava tutto in lei:
‘ Ti piace Ma’dimmi che ti piace”
‘ diooo piccolo’. come scopi bene.’
Non durai a lungo ero troppo eccitato dal culo di Ma che sbatteva come un budino sotto i miei colpi:
‘ Ma’ vengoo.’
‘ Anch’iooo’sì amore’vieni dentro la tua mamma.’
Mi svuotai in lei, finalmente avevo appagato il mio sogno.
Lei rimase a lungo piegata sul pavimento,ansimante e lentamente rilassò tutti i muscoli. Quando cercai di aiutarla a sollevarsi, mamma s’irrigidì e restò piegata piagnucolando. Passata la foia aveva realizzato cosa era successo:
‘ Cosa abbiamo fatto’sono una degenerata, siamo due degenerati.’
‘ No Ma’non dire così, hai goduto’.abbiamo goduto.’
cercai di consolarla, ma questa volta, lei mi respinse con decisione:
‘ Lasciami’vattene via, tu sei un porco ed io una vacca, una troia.’
Mi allontanai da lei e rimasi sulla porta del bagno aspettando che si rialzasse.
Cosa che fece dandomi le spalle e senza dire una parola si rimise le mutandine, si abbassò il ...
... vestito e dopo essersi in qualche modo rassettata usci dal bagno e passandomi davanti senza guardarmi uscì dall’appartamento.
Passarono i giorni e mamma non rispondeva alle mie chiamate, aveva risposto solo ad un sms in cui le chiedevo come stava con un: ‘ Di salute bene.’.
Poi un paio di settimane dopo, al rientro casa trovai l’appartamento, che con la sua assenza si era trasformato in un immondezzaio, tutto in ordine e pulito.
Mamma riprese a venire a pulirmi l’appartamento e soprattutto, anche se freddamente, a rispondere alle mie chiamate.
Un bel giorno mi decisi ed in segno di buona volontà le feci trovare sul letto i suoi indumenti intimi, puliti e piegati, accompagnati da un biglietto con scritto ‘mettiamoci una pietra sopra’. Lei le prese, ma ci volle oltre un mese prima che mi invitasse di nuovo a casa sua per il pranzo domenicale, ma mai soli io e lei, c’erano sempre o parenti o qualche sua amica.
Una di queste domeniche, dopo pranzo ero di fronte alla TV per la partenza del GP e lei e la sua amica erano in camera, eravamo stati invitati ad un matrimonio e lei si era comprata un vestito nuovo. Sentivo le loro voci, discutevano sulla lunghezza della gonna: ‘è giusta al ginocchio’, del reggiseno da indossare:’ ce ne vuole uno che le alzi’, delle scarpe da abbinare: ‘no sono troppo basse, devi avere un po’ di tacco’.
La sua amica fece capolino in soggiorno e mi chiamò: ‘vieni un attimo abbiamo bisogno di un occhio maschile’. Entrai e rimasi meravigliato, ...