1. Viva la mamma!


    Data: 23/08/2020, Categorie: Tabù Masturbazione Maturo Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... di venire ad importunare tua madre? Però mi lasciava fare e non protestava quando, infoiato come una bestia, mi strofinavo contro di lei con una mano nella scollatura e l'altra sotto la gonna fino a quando non avevo goduto nei calzoni.
    
    Vatti a cambiare, mi diceva allora, e metti la roba sporca nel cesto.
    
    Certe sere, quando capiva che stavo male da tanto che ero arrapato, si lasciava perfino mettere le mani dentro le mutandine e sentivo che anche lei era tutta bagnata; soprattutto quando si accorgeva che ero prossimo a sborrare sentivo la sua bella figona calda farsi ancora più morbida e umida e qualche volta sentivo anche il suo respiro farsi più frequente e rumoroso.
    
    Adesso durante il giorno non mi tiravo più seghe, ma aspettavo con ansia il suo ritorno a casa per potermi svuotare i coglioni; lei si era ormai rassegnata a questo stato di cose e mi permetteva sempre maggiori libertà, consentendomi di toccarla davvero dappertutto e di sfilarle le poppe dalla scollatura e di leccargliele fino a quando non fossi riuscito a sborrare.
    
    Una sera in cui la vedevo particolarmente disponibile mi aprii la patta dei calzoni e feci per estrarre la mazza.
    
    Che stai facendo? Mi domandò allarmata.
    
    Sono stufo di sborrare nei calzoni, le dissi, vorrei farmi una bella sborrata davanti a te. Mi piacerebbe che tu mi guardassi mentre lancio i miei schizzi.
    
    E sia, disse lei, ma solo per questa volta. Certo che sei proprio un bel porco. Dire queste cose a tua madre! Poi, però, ...
    ... scoppiò a ridere.
    
    Vuoi che faccia io? Mi domandò infine.
    
    Davvero lo faresti, domandai incredulo.
    
    Solo per questa volta, però. Forza, tiralo fuori, vediamolo questo affare.
    
    Accidenti, che bestia! La sentii esclamare dopo che lo ebbi fatto fuoriuscire dalla patta e lo vide ergersi, duro come il marmo, davanti a lei. Avevo intuito, quando ti strofinavi contro di me, che fosse grosso, ma non immaginavo un arnese del genere. E bravo il mio bambino! Ti ho fatto proprio bene!
    
    A questo punto, aggiunse, facciamo le cose per bene, abbassati del tutto calzoni e mutande.
    
    Adesso capisco il perchè di tutte quelle macchie, disse ancora guardando i miei coglioni, sei dotato davvero bene.
    
    Confesso che ritrovarmi in quella posizione davanti a mia madre mi metteva in un certo imbarazzo, ma lei prese in mano la situazione, nel vero senso dell'espressione e, impugnata la fava, iniziò a tirarmi il più bel raspone della mia vita.
    
    Avreste dovuto vederci. Eravamo in cucina, io in piedi coi calzoni e le mutande abbassati fino ai piedi, lei al mio fianco con la mano destra che scorreva sulla mia fava dura e dritta mentre con la sinistra mi massaggiava delicatamente i coglioni.
    
    Slacciai la cintura del suo grembiulino che si aprì sul davanti, mostrandomi il suo bel corpo pieno e sodo; poi slacciai il gancio del reggiseno e glielo sfilai liberando le poppe, grosse, bianche, coi capezzoli larghi e induriti; infine le sfilai anche le mutandine e potei ammirare il pelo nero della ...
«1234...»