1. 11 – La Casa


    Data: 11/08/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... labbra.
    
    Michela aprì la bocca e lasciò che Alessia le insinuasse la lingua dentro. Ricambiò il trattamento, passandole le sua sul palato.
    
    Aveva un buon sapore, non aveva mai baciato una ragazza prima di quel momento.
    
    Alessia le accarezzò un seno e le pinzò un capezzolo tra le dita, poi si accostò al suo inguine.
    
    Le passò sensualmente la mano sul ventre, poi, molto lentamente e i favore di camera, slacciò uno dei laccetti dello slip.
    
    Con molta maestri eseguì la stessa operazione anche per l’altro lato, poi prese il piccolo pezzo di stoffa che ancora le copriva il sesso e lo lasciò cadere per terra.
    
    Sempre con lentezza, con due dita le sfiorò il sesso.
    
    Michela sospirò, sentendo come il suo corpo già si stesse preparando per quello che sarebbe capitato.
    
    Alessia le sorrise, si chinò su di lei e le passò la lingua su clitoride.
    
    Fu tutto molto lento e molto sexy; Michela spalancò la bocca e lasciò uscire un gridolino.
    
    Non visto, Marcello sorrise: sapeva bene che quell’urletto era segno che Michela stava andando su di giri.
    
    Alessia intensificò la frequenza delle sue leccate, Michela quella dei gridolini.
    
    Riccardo fece segno al microfonista che si avvicinasse, in modo da captare meglio i suoni.
    
    Quando a Michela mancavano pochi istanti per venire, Alessia si bloccò.
    
    Guardò Michela negli occhi, come per sfidarla, e con le unghie le toccò le ascelle.
    
    “No, ti prego!”, disse Michela.
    
    Alessia sorrise perfida, e prese a farle il ...
    ... solletico sotto alle ascelle.
    
    Michela strabuzzò gli occhi e prese a dimenarsi sul tavolo.
    
    Alessia sapeva fare il suo mestiere e le provocò ondate di brividi in tutto il corpo.
    
    Michela si agitò, si dimenò e urlò, ma Alessia non si fece turbare.
    
    Le passò le dita sulla pancia, sui fianchi e sul collo, poi ancora sulle ascelle e sull’inguine.
    
    Ogni tocco le provocava solletico, Michela era ormai entrata in un vortice di sensazioni in cui non riusciva a smettere di ridere.
    
    “Ti prego, basta!”, si sentì dire, ma Alessia sembrò non aver sentito.
    
    Le mani della ragazza le passarono ancora sul seno e sotto la pianta dei piedi, mentre Michela arrivava alla conclusione che quei soldi se li stava guadagnando tutti.
    
    Quando pensò di essere arrivata alla fine della sopportazione, Alessia si fermò.
    
    Si guardarono negli occhi per qualche istante, come a sfidarsi, poi Alessia le passò ancora una mano sul seno, questa volta accarezzandola.
    
    Si allontanò di qualche metro, e quando tornò nel campo visivo di Michela aveva in mano un flacone.
    
    Lo aprì e rovesciò il contenuto sulla pancia di Michela.
    
    Era fresco.
    
    Alessia intinse le mani nella crema e la spalmò sul corpo di Michela.
    
    Era olio per massaggi, o qualcosa di molto simile.
    
    Era profumato, e le dava una piacevole sensazione.
    
    Alessia non si risparmiò nelle carezze, tanto che Michela chiuse gli occhi per godersi questo momento di relax.
    
    Alessia le carezzò le cosce e i polpacci, poi si spostò sui suoi ...
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