1. Troia incinta di 7 mesi


    Data: 09/08/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Lisa34, Fonte: EroticiRacconti

    ... un dito dentro. Nonostante riuscissi a controllarmi istintivamente iniziai a muovermi. Carmelo aveva capito che mi piaceva e allora, rendendosi conto che non poteva andare per le lunghe, prese a leccarmi il culo e la fica facendomi godere di un orgasmo che io stessa non riuscivo a capire da dove mi veniva la forza di controllarmi. Si alzò e si allontanò facendomi segno di allontanarmi dalla finestra. Gli chiesi come si era permesso e, senza rispondere alla mia domanda, mi disse di sedermi sotto la finestra senza farmi vedere da fuori. Dissi di no e lui serenamente ribattè: "Vuoi fare capire tutto a tuo marito?" Eseguii. Mentre lavorava sul davanzale mi sussurrò di tirarglielo fuori. Nonostante la rabbia avevo poco da protestare. Abbassai la zip dei jeans, infilai la mano e mi ritrovai a tastare il cazzo da sopra l'intimo. Un malloppo molle ma consistente. Che stavo facendo? Mi stavo vergognando di me stessa: eccetto quello di un ragazzo prima di mio marito e poi quello di mio marito, non avevo mai palpato altri cazzi. Mi sentivo curiosa e, dietro i suoi incitamenti sussurrati, cercai di farmi strada con la mano. Ci riuscii e lo tirai fuori. Nonostante fosse fuori solo la cappella e altri 5-6 cm a causa dei jeans e dei, credo boxer attillati, non potei non notare, anche se moscio, la circonferenza del cazzo e la grossezza della cappella stessa. Glielo segai lentamente con tre dita per una decisa di secondie poi mi sussurrò: "Sbrigati, non perdere tempo. Fammi venire come ti ...
    ... ho fatto venire io". Più chiaro di così? Voleva che gli facessi un pompino. Diciamoci la verità, non è che non mi piacesse fare pompini, ma una cosa era farlo a mio marito e un'altra ad un estraneo. Intanto mi rotrovai davanti alla bocca una cappella che era, per grossezza, il doppio di quella di mio marito. Presi a leccarla. Sapevo bebe che dovevo sbrigarmi per la situazione in cui mi trovavo e così, mentre sentivo il vociare di mio figlio e di mio marito, presi a spompinarlo. Avevo la bocca piena, mi piaceva e, dopo averlo lavorato per un paio di minuti, prese a muoversi lui. Avevo la testa appoggiata alla parete e mi resi conto che in questo modo sarebbe venuto dentro la mia bocca. Non l'avevo mai fatto: mio marito non me lo aveva mai chiesto ed io non avevo mai preso l'iniziativa per una questione di pudore. Il pudore andò a farsi benedire quando gli schizzi di carmelo mi riempirono la bocca. Non lo travai affatto nauseante, ero fiera di aver fatto godere un uomo dentro la mia bocca e, sentendomi troia, feci in modo di comportarmi come se lo facessi per abitudine e non fosse la mia prima volta. non finì di riprendere tutte le persiane. Ne restò solo una e pensai che l'avesse fatto apposta studiando un piano per potermi scopare. Il problema fu che io gli andai incontro. Disse che sarebbe potuto venire, causa altri impegni di lavoro, lunedì mattina, sapendo benissimo che mio marito non poteva essere presente. Quindi, troia mi sono detta poi, intervenni dicendo che non ci ...