1. Il ciccione e le mutandine di Ciottolina


    Data: 07/08/2020, Categorie: Etero Autore: diegomoto2, Fonte: RaccontiMilu

    ... avevo intenzione di strappare quel ricordo così eccitante per me.
    
    Le mie mani hanno lasciato le sue gambe, e mentre la destra circondava la coscia di lei per arrivare alla mutandina da sopra, la mano sinistra si infilava sotto. Le gambe della mia ragazza si sono subito incrociate sopra alla mia schiena, stringendomi ancora più a se e costringendomi con forza a tenere la faccia sulla sua figa umida. E’ a quel punto che ho spostato la mutandina ed ho cominciato a leccare la sua fighetta pelosa. Lei non si depila, non integrale &egrave una cosa che io odio, ma si accorcia quella bella peluria che io ora stavo sondando con la lingua, su, su fino al clitoride che ho iniziato a leccare con movimenti circolari sentendo lei agitarsi. La mano sinistra che si trovava sul basso ha iniziato poi a masturbarla. Prima sono entrato soltanto col medio, accarezzando le pareti della vagina con dolcezza e poi a poco a poco gli ho infilato tre delle mie dita grassottelle aumentando la velocità e la profondità. Questo ha portato lei a stringermi le sue belle cosce contro le orecchie e la faccia sulla sua figa, al punto che per respirare ero costretto ad utilizzare il naso sentendo tutti i suoi umori, una cosa che mi faceva impazzire ovviamente.
    
    A quel punto ho cominciato a succhiare delicatamente quel clitoride mentre continuavo a masturbarla con tre dita, quasi subito le mani di lei si sono portate sopra alla mia testa schiacciandomela contro la figa, un chiaro incitamento a non smettere, ...
    ... non che fossi in grado di farlo ero partito per la tangente anche io. La mano destra si &egrave sollevata fino a toccare il suo seno sinistra stuzzicando i suoi grossi capezzoli e pizzicandoli. Nonostante le cosce mi tappassero le orecchie e la lingua iniziasse a farmi male per i movimenti che stavo facendo sono riuscito a sentirla gemere quando &egrave venuta inondandomi la mano e la barba dei suoi umori. A quel punto ho sentito lei rilassarsi ed aprire le gambe che non mi serravano più la testa, lasciandomi andare.
    
    Ho dovuto poggiare le mani accanto al suo sedere per tirarmi su e guardarla nella sua interezza, i capezzoli turgidi spuntavano da sotto a quella sudata canottiera bianca, la mutandina ancora spostata e la figa esposta che grondava umori sul divano, e la sua espressione che sembrava quella di un gatto che ha appena leccato del latte, un immagine ancora migliore di quella prima volta in cui avevo perso la verginità per colpa di quelle mutandine.
    
    Nonostante lei fosse venuta io avevo ancora il cazzo duro, ed ora che l’eccitazione per quello che le avevo appena fatto era passata sentivo le mie palle piene farmi quasi male dal desiderio di svuotarsi.
    
    Data la mia mole sono goffamente salito su, posando le mie ginocchia contro le sue gambe e costringendola a tenere le gambe aperte sono sceso scivolando verso di lei. Mente mi reggevo con la mano destra accanto al suo fianco, la mano sinistra ha finito di abbassare i miei boxer che oramai non mi contenevano più il ...
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