1. Il ciccione e le mutandine di Ciottolina


    Data: 07/08/2020, Categorie: Etero Autore: diegomoto2, Fonte: RaccontiMilu

    ... cazzo e l’hanno puntato verso la sua figa. Poggiata la cappella ho sollevato la mia pancia enorme e sono scivolato dentro di lei. Ho un cazzo di tutto rispetto, venticinque centimetri, anche se a dirla tutta sembra più piccolo, questo perché &egrave decisamente grosso, non so se sia dovuto al mio peso o a cosa ma non mi sono mai lamentato, e nemmeno le mie partner. A causa delle mie dimensioni ho fatto comunque fatica a far entrare la cappella dentro alla figa della mia ragazza nonostante l’avessi masturbata a lungo.
    
    Una volta dentro non sono andato troppo per il sottile. Ero troppo eccitato per trattenermi, e il ritmo &egrave stato subito alto, con le gambe di lei che si stringevano attorno alla mia vita e le sue mani che mi graffiavano il petto dato che ero puntellato con entrambe le mani accanto alla testa di lei. Mentre la pompavo duramente si poteva sentire l’imbarazzante rumore della mia pancia che sbatteva contro il suo ventre e i miei pettorali flaccidi che si muovevano sotto alle unghie di lei.
    
    A parte la barba ed il peso era tutto esattamente come quella prima volta. A parte una cosa, avevo fatto di più quella prima volta. Ero giovane e subito dopo essere venuto ero ancora duro, ma stavolta ero troppo eccitato e non avrei retto niente dopo avere eiaculato. Per questo ad un certo punto mi sono fermato, sono sceso verso di lei e mentre le mie tette toccavano le sua così sode lei ho dato un bacio appassionato, infradiciandole il viso con i suoi stessi umori di ...
    ... cui la mia barba era zuppa.
    
    A quel punto le ho detto
    
    -Adesso girati-
    
    -No amore vienimi dentro-
    
    -Voglio il tuo culo amore-
    
    Dopo un attimo di esitazione lei si &egrave leccata le labbra ed ha annuito aggiungendo
    
    -Va bene porco, ma vienimi dentro il culo-
    
    Una richiesta che mi ha quasi fatto venire all’istante. A quel punto sono arretrato lentamente. La mia cappella era grossa e pulsante, quasi viola. Spingendomi goffamente indietro e stando sulle ginocchia ho poggiato le mie mani sui suoi fianchi a prendere il lembo di quelle mutandine che le ho sfilato, esattamente come la prima volta che ho fatto sesso, togliendole alla mia partner.
    
    La mia fidanzata a quel punto si &egrave girata, stendendo le gambe sotto le mie, e mentre la prima volta avevo lanciato via quelle mutandine, questa volta non lo feci.
    
    Del resto era merito loro se avevo tutta quell’eccitazione in corpo, invece di gettarle le indossai sopra la testa, come se fossero una maschera di carnevale quasi.
    
    Vedevo la schiena di lei arcuarsi ed il suo sedere muoversi mentre strusciava il suo corpo contro il tessuto del divano che doveva essere zuppo di sudore.
    
    Le afferrari i glutei con entrambe le mani palpandoli per qualche tempo e poi glieli separai, spalancandole il buco del culo che si contraeva nervoso. Portai la mano sinistra, quella che avevo usato per masturbarla alla bocca e mi leccai quelle tre dita. Infilai le prime due dita senza nessun problema, sentendo lei gemere, e poi infilai ...
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