1. Forever Alone?


    Data: 06/08/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... più a lungo.-, dissi.
    
    -&egrave stato…. mi mancano ancora adesso le parole per descriverlo.- ammise dopo qualche istante.
    
    -Pronta per il secondo round?-, chiesi con un sorriso accattivante.
    
    Maghera sorrise.
    
    Poi semplicemente mi baciò. Fu come il primo bacio, tutti dicevano che non era possibile che ne esistessero due uguali. Non era vero: quel bacio era emozionante, eccitante e bello come il primo.
    
    Inconsciamente lei ora era sopra di me.
    
    Dire che la posizione mi stava eccitando sarebbe stato un monumentale eufemismo: il mio pene prese a ergersi, contro di lei.
    
    -Vuoi davvero farlo qui?-, mi chiese.
    
    -Perch&egrave no?-, chiesi io. Ero confuso: le sue parole e il suo corpo mi stavano telegrafando segnali totalmente diversi.
    
    L’indù sorrise, un sorriso bellissimo, brillante nella pelle bruna.
    
    -Credo che entrambi abbiamo bisogno di una doccia…-, disse, ammiccando.
    
    Immediatamente realizzai quanto fosse dannatamente più avanti rispetto a me.
    
    Ci mettemmo meno di tre secondi a fiondarci in doccia. Il box doccia era piccolo, forse scomodo ma fu essenzialmente perfetto: Maghera si avvinghiò al mio corpo come le Dakini nella tradizione tibetana.
    
    -Prendimi…. fammi tua e diventa mio.-, disse baciandomi.
    
    Entrai dentro di lei, usando la parete come appoggio. Sentivo il mio pene come una sbarra di ferro. Mi immersi dentro l’indiana. Ancora e ancora.
    
    A ogni spinta sentivamo entrambi più vicino il piacere.
    
    L’acqua flagellava ma aggiungeva solo ...
    ... atmosfera alla situazione.
    
    Le baciai i seni. Maghera emise un gemito prolungato nel venire una prima volta.
    
    Non mi fermai. Non ero ancora venuto e neanche lei era sazia.
    
    Le mie mani la reggevano. La destra si avvicinò al retto, cercando lo sfintere.
    
    Lei sorrise. -Lasciamo un po’ di magia per quando si tratterà di inaugurare il nuovo letto.-, disse.
    
    Ero d’accordo e rinunciai al mio proposito. L’indiana prese ad andare su e giù, sfruttando la gravità per impalarsi meglio.
    
    Il bagno si riempì di vapore acqueo mentre i nostri gemiti e lo scrosciare dell’acqua divennero i soli rumori di sottofondo.
    
    “Grazie al cielo i miei vicini sono in vacanza…”, pensai.
    
    Fu solo un istante. Mi svuotai nell’indù esattamente durante quel pensiero.
    
    La sentii mordermi la spalla mentre godeva a sua volta.
    
    Molli sulle gambe ci lavammo in silenzio e solo allora mi venne un dubbio.
    
    -Maghera… tu hai intenzione di avere figli?-, chiesi, un (bel) po’ a disagio.
    
    -Perch&egrave questa domanda?-, chiese lei.
    
    -Beh… ti sono venuto dentro due volte… non vorrei…-, dannazione, l’imbarazzo rischiava di bloccarmi. Quando si parlava di affrontare discussioni del genere con le donne il mio talento per l’eloquenza se ne andava.
    
    Lei mi baciò, fugacemente stavolta, mentre uscivamo dalla vasca, dividendoci il telo per asciugarci.
    
    -Io sono sterile dopo un incidente di un paio di anni fa.-, confessò. In quel momento mi chiesi se realmente il Karma mi stesse punendo o premiando. Non lo ...