1. Forever Alone?


    Data: 06/08/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... compagnia.
    
    A giudicare dall’erezione che mi venne, spontaneamente, poco dopo essermi infilato sotto le coperte, avrebbe dovuto essere femminile, procace e particolarmente decisa a sacrificare qualche ora in mia compagnia.
    
    Non era esattamente facile….
    
    Stavo allegramente passeggiando per le vie del centro città quando presi a riflettere sulla solitudine.
    
    Certo: l’assenza di Kath e Maria mi pesava, molto ma c’era un ma.
    
    Spesso, la loro assenza mi permetteva di riflettere su quante cose non avevo ancora fatto con quelle due…. E più ci pensavo. più il mio sottoposto protestava, mostrando segni di insubordinazione crescente.
    
    Tra quello e il fatto che stessi iniziando ad apprezzare la solitudine, stando alzato sino all’una a forza di film, libri, uscite al bar, appuntamenti con gli amici, cinema, fumetti e roba varia, si creava un divario notevole, un’abisso tra due necessità basilari della razza umana.
    
    Il piacere o la libertà?
    
    Esisteva un modo per averli entrambi?
    
    E se la risposta era “no” come avrei potuto scegliere? Quale essere umano dotato di cervello e anima avrebbe potuto?
    
    Dio, avevo bisogno di andare a bere qualcosa.
    
    Quelle domande mi stavano uccidendo.
    
    Mi ritrovai in un bar che non avevo mai frequentato. Luci psichedeliche, pista da ballo, tavoli appartati. Un posto leggermente troppo agitato per i miei gusti che in altre occasioni avrei disertato senza indugio.
    
    Non quella sera.
    
    Musica a palla, roba che spaziava dalla Techno al ...
    ... rock, passando per il pop. La mia testa gemette, bombardata dai suoni.
    
    “Che ci sono venuto a fare qui?”, mi chiesi.
    
    Mi sembrava tre volte peggio dell’inferno: rumore assurdo, i bassi che pompavano la musica, un caldo quasi afoso e l’acqua del mio bicchiere stava finendo.
    
    Decisi che me ne sarei andato. Presto.
    
    Dulcis in fundo, le cameriere erano tutte prese.
    
    -E devo alzarmi…-, dissi tra me e me. Il mio buonumore se ne era andato almeno un paio di ore fa.
    
    Mi trascinai sino al bancone dove un barista tatuato e muscoloso che avrebbe comodamente potuto anche essere un DJ mi riempì un secondo bicchiere.
    
    Poi non so come o perché, mi voltai col bicchiere pieno in mano. Andai a sbattere sentendo una voce inequivocabilmente femminile che imprecava, un rumore di acqua versata e un sentore di bagnato all’altezza del petto.
    
    -Porca vacca!-, sentii dire da una meravigliosa ragazza dai lineamenti indiani, la pelle scura, una treccia che arrivava sino a mezza schiena, vestiti casual e una meravigliosa seconda di seno inguainata in una maglietta e un reggiseno appena visibile….
    
    “Se &egrave un sogno non svegliatemi!”, pensai mentre mi uscivano delle scuse a valanga dalla bocca, così come sembrava uscissero anche dalla bocca della giovane. Infine, entrambi tacemmo, in piedi e paralizzati per un istante.
    
    Poi scoppiammo a ridere.
    
    Simultaneamente.
    
    -Usciamo da qui.-, disse la bella indiana all’improvviso.
    
    Ero più che d’accordo. Non capii subito verso cosa stavo ...
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