1. Storie da un matrimonio


    Data: 02/08/2020, Categorie: Cuckold Erotici Racconti Etero Autore: Condorello, Fonte: RaccontiMilu

    ... ogni tanto penetrava all’interno della vagina. Era uno spettacolo impensabile. Vedevo mia moglie che si stava masturbando con una tecnica sopraffina proprio davanti a me a sua totale insaputa. Vedevo le grandi e le piccole labbra umide e brillanti, quasi gocciolanti. Non mie ero accorto che la mano sinistra si era infilata nella cassettina di legno e vi aveva estratto un pene di gomma di dimensioni notevoli. Se lo passò sulla parte esterna della vulva e poi inizio a spingerlo delicatamente all’interno. Dopo una decina di spinte il grosso cazzo di silicone era completamente sparito dentro mia moglie. Un ronzio entrò nelle cuffie facendomi sussultare. Temendo che Lucia sentisse il rumore e lo riconoscesse, abbassai il volume repentinamente. Il pene vibrava dentro e fuori Lucia che si stava contorcendo sul letto. Non sentivo nulla ma si capiva che stava gemendo. Dopo qualche minuto raggiunse intensamente l’orgasmo. Spossata lascio scivolare le braccia lungo il suo corpo nudo. Il pene ancora in piena attività continuava a vibrare oscenamente mezzo dentro alla figa ormai fradicia di Lucia. Dopo un paio di minuti Mia moglie si alzò dal letto, estrasse il pene vibrante e andò davanti allo specchio. Si fermò un attimo a guardarsi poi spalancò la bocca e si infilo il cazzo di gomma. Con la lingua lo ripulì per bene dai suoi umori e tornò in bagno. Nero. Riapparve dopo 5 minuti, vestita come l’avevo vista al mio rientro. Rimise il cazzo nella cassetta, chiuse a chiave e la ...
    ... riposizionò nell’armadio.
    
    Nero. Entravo io a staccare le videocamere.
    
    L’apparato di spionaggio erotico, come lo avevo definito, funzionava perfettamente e mi aveva riservato una sorpresa. Mia moglie che si scopava da sola con un cazzo di gomma e godeva come un’ossessa.
    
    Spensi computer. E andai a letto.
    
    Cominciai a pensare. Se tutti i giorni Lucia si ripassava con quell’attrezzo, era abbastanza comprensibile che non desiderasse avere rapporti sessuali ulteriori. In vacanza, probabilmente lo aveva lasciato a casa e quindi tutto il suo desiderio lo avevo placato io con il mio cazzo che comunque non era molto più piccolo di quello che avevo visto.
    
    Quando arrivò in camera finsi di dormire. Andò in bagno, si spogliò completamente, sentii scorrere l’acqua del bidet e poi la vidi tornare nella parte del bagno che potevo vedere. Si infilò la camicia da notte. Fissò l’immagine che lo specchio le rimandava si posò l’indice sulle labbra e mandò un bacio all’immagine riflessa. Spense la luce e delicatamente si infilò sotto le coperte.
    
    Il mio ego di maschio ferito mi diede fastidio tutta la notte. Se la scena che avevo visto era sicuramente molto eccitante, non ero io che avevo soddisfatto Lucia ma un aggeggio di silicone. Avevo deciso che dovevo incontrare il mio antagonista. Uscii di casa e attesi in macchina una mezzora che anche Lucia uscisse. Tornai su e presi le chiavi dal comodino, cercai la cassetta e la trovai nascosta sotto una pila di maglie. Provai alcune chiavi finché ...