1. Storie da un matrimonio


    Data: 02/08/2020, Categorie: Cuckold Erotici Racconti Etero Autore: Condorello, Fonte: RaccontiMilu

    ... giardino d’inverno. Altre foto, questa volta noi due soli. Tra uno scatto e l’altro la sfioravo con nonchalant nelle parti del corpo che fino a quel giorno mi erano state proibite. Lei sorrideva ma si sottraeva facendomi capire che non le piaceva lasciarsi andare davanti ad estranei. Il pranzo fu interminabile. Antipasti, primi secondi, gelati, torta nuziale, caff&egrave amari. Per fortuna ogni tanto fummo costretti ad alzarci per fare il giro dei tavoli e saltammo qualcosa. Verso le sei del pomeriggio cominciammo a salutare gli invitati. Lasciammo il ristorante alle 7 e mezza e subito mi diressi verso la nostra casa che distava dal ristorante un quarantina di chilometri. Davanti alla porta la presi in braccio com’&egrave d’uso ed entrammo in casa. Dentro trovammo un caos infernale. Ogni stanza era invasa da palloncini, piume, stelle filanti, coriandoli, scritte sui muri fatte con la panna montata: Gli ‘amici’ si erano fatti dare le chiavi dai genitori di Lucia e avevano fatto quello scempio in nome della gogliardia.
    
    Lucia scoppiò a piangere. La casa che avevamo arredato con amore sembrava un campo di battaglia. Andò in camera e dopo qualche minuto si presentò davanti a me con un paio di leggins, una felpa consunta e un specie di bandana sui capelli e senza dire una parola cominciò a far scoppiare i palloncini, passare l’aspirapolvere, pulire i muri i vetri e gli specchi dalle scritte. Io tentai di darle una mano ma lei rifiutò il mio aiuto dicendo che era solo colpa sua ...
    ... perch&egrave aveva dato lei il permesso ai suoi di dare le chiavi, e bla bla bla.
    
    Andai a togliermi il vestito da cerimonia e mi buttai sul letto, la nostra camera era stata la prima stanza ad essere portata alla normalità.
    
    Mi addormentai senza accorgermene. Sentii lei che si infilava nel letto, guardai la sveglia erano quasi le cinque. Fra due ore avremmo dovuto partire alla volta dell’aeroporto.
    
    Non me la sentii di proporle di fare l’amore. Così finsi di dormire.
    
    Arrivammo al nostro hotel in Madagascar ventotto ore dopo essere partiti. Eravamo veramente esausti. Lucia aveva il viso veramente segnato dalla fatica e andammo direttamente in camera. Ci guardammo dolcemente negli occhi e contemporaneamente proponemmo un piccolo riposino prima di andare a cena.
    
    Appena sveglio guardai fuori dall’ampia finestra del bungalow il sole era ancora alto. Mi girai verso il lato del letto dove doveva esserci Lucia ma lei non c’era. Pensai fosse in bagno quindi la chiamai. Nessuna risposta. Mi alzai e la cercai nel soggiorno e sulla terrazza del bungalow. Niente. Nessuna traccia di mia moglie. Rientrai in camera e vidi che le valigie erano state disfatte e il loro contenuto sistemato perfettamente negli armadi.
    
    Mi feci una rapida doccia e mi misi costume e t-shirt dei Ramones e mi diressi verso la reception. L’hotel era formato da un corpo centrale nel quale c’erano la maggior parte dei servizi. Tutt’intorno c’erano quattro semicerchi formati da bungalow tipo il nostro, ...
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