1. Mia Cognata: finalmente l’ho sodomizzata


    Data: 11/07/2020, Categorie: 69, Etero Autore: alybas, Fonte: RaccontiMilu

    ... mille voglie mal represse. Senza eccessivi fronzoli le feci segno di seguirmi, l’avrei accompagnata a casa sua, e lei provò a dire di no, ma io mi imposi, le dissi non fare storie e di salire sulla mia macchina, mi disse che aveva la macchina, ma mi seguì, succube e salì, aveva capito che non scherzavo. La mia determinazione era tanta, troppa, raggiungemmo casa sua, anche se lei viveva fuori città. Ero determinato a possedere la mia arrapante cognatina e per non far si che si raffreddasse nel corso del tragitto le infilai con arbitrio la mano destra fra le cosce senza che lei minimamente si ribellasse. La guardavo e lei abbassava gli occhi senza proferire parola, le incutei da subito il rispetto che mi sembrava fosse dovuto e questo per il mio atteggiamento sicuro, quasi spavaldo. Sapevo che questo era il comportamento che faceva presa su di lei. Arrivati di fronte alla sua villetta con portoncino lasciammo la macchina e entrammo. Vidi nel suo volto un certo imbarazzo, forse pensava cosa avrebbero immaginato i vicini ma le sorrisi rassicurante. Dopo aver attraversato il portone, facemmo poche scalette e non avendo incontrato nessuno sembrò tranquillizzarsi, io che ero rimasto dietro continuavo a godere della vista di quel meraviglioso culo a mandorla tondo e sodo almeno all’apparenza e come si dimenava nella sua tipica camminata, ero felice, stavo per possederla finalmente. Entrammo nella casetta e chiusi la porta, le saltai letteralmente addosso mungendola ai seni e ...
    ... limonandola con ardore. Fu un crescere di foga, una carica che scattò in me senza che lei potesse prendere respiro, le insinuai la lingua acuminata come un pene in bocca. la lavorai in maniera sfiancante, tanto che Laura fu subito in notevole difficoltà. La casa era piccolissima, con baci in bocca e strizzate del seno e toccate del culo la misi in croce. Laura era impacciata, robusta, poco agile, quindi ostacolata nei movimenti. Io sapevo cosa fare, per me era tutto in discesa. La presi in braccio e la portai sul letto la spogliai con perizia e subito mi rivolsi ai suoi seni. Le tolsi tutto quello che era da togliere, le strappai letteralmente la gonna e in breve era rimasta in reggiseno e perizoma, il culo era sontuoso molto meglio di come lo avevo immaginato.
    
    Ora lei cercava di strutturare una difesa ma i suoi tentativi erano ridicoli, le tolsi il reggiseno, lei voleva parlare, aveva anzi accennato una breve protesta. Ma io le misi la lingua in bocca, e subito dopo strizzandole le tette piccole (una seconda), la lasciai senza fiato. Notai che no aveva capezzolo, ma era tutta aurea mammaria marrone scuro. Che strano, ma meglio, ciurrai a perdifiato alternativamente, le sue tette entravano integralmente nella mia bocca famelica. Lei si fece ciurrare e io la succhiavo fino all’anima mentre col bastone le martellavo le parti basse. Senza pensarci quando volli scesi con la mia lingua a stuzzicarle il clitoride e lei venne subito a fiotti, iniziai a lappare sempre più intensamente e ...
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