1. Mia Cognata: finalmente l’ho sodomizzata


    Data: 11/07/2020, Categorie: 69, Etero Autore: alybas, Fonte: RaccontiMilu

    ... Laura cadde subito in mia balia, subiva senza scampo e il suo orgasmo iniziò a venire a cascata sempre più frequente umori su umori, era tutto grondante, gocciolava. Io, tuttavia, la presi montandola senza alcun bisogno di sforzo, imponendole il mio cazzo in fica. Laura non doveva essere convinta ma era facile vittima cosciente e io senza particolari complimenti la possedevo. La sovrastavo, facendola godere, tanto che singhiozzava, strillava la mia dolce cognatina. Entravo e uscivo a mio piacimento violandola con il mio pene dentro la calda vagina bagnata all’inverosimile. Lei era come un automa. La sua vagina era come un mantice, più forte lo pigliava più si apriva e io affondavo la lama sempre con maggiore intensità. Laura trasudava era accaldata, scottava, ma soprattutto allargava le cosce, grazie alla mia prepotente azione, ero compiaciuto dall’ardore che la donna tentava di dimostrare nella sua fragilità, il letto era zuppo, la sua vagina era un lago caldo e avevamo solo iniziato. Già affannava, e a gran voce chiamava l’orgasmo voleva essere presa, ma io ero troppo impegnato a succhiarle le poppette, che sembravano due braciole di carne. Spingevo con tutta la forza che avevo e lei sentiva il mio ritmo, la mia voglia di fotterla a oltranza. Arrivavo senza difficoltà sino alla fine della vagina, in profondità a toccare l’utero, le avevo alzato le gambe ad angolo retto, poggiandole sulle mie spalle, così la possedevo in maniera totale, violenta, come ero certo volesse lei. ...
    ... I suoi orgasmi multipli erano li a testimoniarlo. Intanto le mia dita lavoravano al buchino, gli infilai l’indice e il medio e Laura scattò di un tratto, forse non voleva sentire questa nuova sollecitazione ma non poteva farci niente, la dominavo. Il mio primo orgasmo in lei schizzò e Laura lo accolse nel migliore dei modi, ora sembrava indiavolata, gemeva di piacere ma io non le scaricai tutto quello che avevo in corpo, poi si accasciò stravolta. Devo ammettere che fu intensa e rallentai mentre la donna sembrava già paga. Si era accucciata sul cuscino ma io la presi e la feci distendere a pancia sotto, non voleva, fui pronto per un’altra carica, quindi presi la donna sonnecchiante le rivolsi vigorosamente verso un fianco, iniziai ad affondare nuovamente nella vagina zuppa. Era di nuovo molto grosso, forse troppo, Laura protestava ,si era resa conto che il mio pene era veramente largo, sembrava priva di energia. Si stupì di questo nuovo attacco, del fatto che non ero ancora soddisfatto. La baciavo sulla schiena, la dominavo e lei subiva.
    
    La durlindana si era tramutata in una scimitarra, che fendevo in maniera decisa e Laura solo allora ricominciò a dare timidi segni di un nuovo eccitamento, iniziava a sospirare in maniera irregolare spesso gridando tentava di resistere ma i suoi tentativi erano controllati, ad un certo punto, senza perdere altro tempo, la misi bocconi a faccia in avanti e sollevandole il deretano a novanta gradi la preparai per l’inculata. Insalivai con la ...
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