1. Senza replica


    Data: 28/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... conto del fatto che trovandomi quasi di fronte a lei sarei stato costretto a voltare troppo la testa per poterla guardare. I nostri sguardi allora s’incrociarono, io abbassai subito il mio provando un inconsueto imbarazzo nel sentirmi colto in fallo:
    
    ‘Hai trovato nulla d’interessante?’ – mi chiese, con un sorriso che non fui capace di decifrare.
    
    ‘Posso lavorare per lei, magari come suo aiutante?’ – fu la mia rapida quanto sfacciata richiesta.
    
    Quelle parole mi sfuggirono di bocca come un treno in corsa, ancor prima che potessi rendermene conto faticai a comprendere da quale luogo remoto della mia mente fossero giunte e non potei fare nulla per fermarle, dato che le buttai fuori all’improvviso così come una frase senza senso detta a sproposito, come uno strafalcione durante un discorso serio. Nella spensieratezza che illuminò i suoi occhi, potei vedere riflessa l’immagine ridicola di quella mia proposta improvvisa e nata dal nulla:
    
    ‘Come puoi notare tu stesso dall’affluenza di clienti attualmente non penso d’avere bisogno d’un aiutante’.
    
    ‘Potrei farle però le pulizie e metterle i libri in ordine, quando ce n’&egrave sarà bisogno naturalmente’.
    
    Il luogo remoto della mia mente continuava a beffarsi di me, io ormai lo aiutavo a farlo andando avanti come in preda verso un’insana quanto incomprensibile incapacità d’indietreggiare:
    
    ‘Non posso permettermi d’assumerti, ho pochi clienti e altrettanto pochi guadagni’.
    
    ‘Io m’accontento unicamente di poter leggere ...
    ... a titolo di favore alla fine del lavoro’.
    
    ‘Vuoi dire che sei disposto a fare le pulizie tutti i giorni, per poi poter restare qui a leggere?’.
    
    Non mi sembrava d’aver detto che le pulizie le avrei fatte tutti i giorni, però ormai era fatta e non potei fare altro che annuire.
    
    ‘Come accordo non mi sembra male, dato che qualcuno che pulisca regolarmente in fondo mi servirebbe, poiché amo camminare scalza’ – mi disse lei accennando e guardandosi le piante dei piedi.
    
    Subito pensai a quanto mi sarebbe piaciuto potermi occupare di loro oltre che delle pulizie della libreria, ma per fortuna riuscii a restare in silenzio, senza dar voce a quel mio lascivo pensiero, anche se poteva essere chiaramente letto nel mio sguardo che però lei non notò:
    
    ‘Bene, allora vediamo se sei un bravo aiutante. Nel retro c’&egrave tutto l’occorrente per fare le pulizie, se laverai il pavimento in maniera soddisfacente il lavoro sarà tuo’.
    
    Il pavimento era abbastanza pulito, probabilmente era già stato lavato al mattino, quindi il lavoro si rivelò semplice e rapido da portare a termine, tuttavia lo svolsi comunque con molta attenzione e cura prendendo molto sul serio l’idea che da questo potesse dipendere la mia assunzione. Di tanto in tanto però la guardavo, poiché era ancora distesa sul divano placidamente immersa nella lettura, così come io ero concentrato ad ammirare la sua bellezza bevendo la sua immagine di cui non riuscivo mai a dissetarmi completamente. Avevo iniziato a lavare il ...
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