1. Senza replica


    Data: 28/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... avessi bisogno. Io ero abituato alle grandi librerie dove amavo girare liberamente in cerca del primo libro che potesse attirarmi per il titolo o per la copertina, soffermandomi nel leggerne la descrizione sul retro o sfogliandone solamente alcune pagine. Quell’ambiente ristretto e rustico non mi sembrava molto attinente a ospitare questo tipo d’approccio, dato che era più un luogo dove s’andava con le idee già chiare riguardo a ciò che s’intendeva comprare, però nonostante questo dissi ugualmente di voler soltanto dare un’occhiata in giro:
    
    ‘Serviti pure, se hai bisogno io sono qui’ – disse lei passandomi accanto e andando a sedersi sul divano.
    
    In quella circostanza notai la presenza dei suoi sabot, poiché li aveva abbandonati lì, vuoti e soli, prima di raggiungere lo scaffale da cui aveva impugnato il libro che adesso intendeva leggere, occupando così il tempo di quel noioso e soporifero pomeriggio estivo. Abitudini intime e informali, che probabilmente si ripetevano ogni giorno, giacché mi facevano sentire quasi di troppo come se stessi disturbandola e intralciandola con la mia presenza, come se fossi un corpo estraneo, che disperdeva sprecando il calore di quell’ambiente così intimo e raccolto. Da diverso tempo, m’ero accorto di provare attrazione per i piedi delle donne, però non capivo da che cosa dipendesse, in quanto era come se in me fosse nata questa passione e non sapevo neanche il motivo per cui ne provavo sconcezza e vergogna, sentendo di doverlo ...
    ... nascondere non ne avevo mai parlato con nessuno e neanche uno m’aveva mai detto che fosse impreciso, inopportuno o sbagliato provare un simile desiderio. L’unica persona che poteva essere a conoscenza di questo mio segreto era una mia cugina che ormai da anni non rivedevo, ma dubitavo che potesse ancora conservarne una vaga memoria, giacché io stesso stentavo a ricordare quei giorni lontani in cui per gioco le leccavo baciandole i piedi. Non avevo idea di chi di noi due avesse preso l’iniziativa, né tanto meno quando fosse cominciato quel gioco, quando e in che modo avesse avuto fine, forse avevamo smesso dopo essere stati sorpresi e rimproverati, visto che questo giustificava anche il mio senso di colpa e la conseguente parziale rimozione di quei giorni dalla mia memoria. Ero comunque troppo piccolo e l’unica cosa che mi era rimasta di quei momenti, era la strana eccitazione che provavo al pensiero di poter stare ai piedi di una donna e mi chiedevo se anche mia cugina provasse attualmente un desiderio analogo al mio. Il mio sguardo scorreva distrattamente lungo lo scaffale ricolmo di libri davanti a me senza riuscire a soffermarsi a leggerne il dorso, perché continuamente cercava i piedi affusolati che la proprietaria teneva allungati sul bracciolo del divano. Io li sbirciavo avidamente, mentre lei era concentrata a leggere, fingendo di passare in rassegna i libri io m’avvicinavo più che potevo a lei, incantato dalle sue dita sottili dei quali seguivo l’oscuro richiamo, senza tenere ...
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