1. Confessioni di una madre di paese


    Data: 04/07/2020, Categorie: Incesti Autore: InchiostroEMente, Fonte: EroticiRacconti

    ... sera facemmo l'amore; direi però più sesso giacché era per me come uno sfogo per la situazione di decenni trascorsi con Anselmo. Giulio al mio star sopra preferiva la pecorina e la seconda volta lo accontentai. Mio marito tanto era fuori in piazza a bere. Mentre lui affondava l'alcool in pancia, mio figlio affondava il suo pene nella mia vagina, per poi con ausilio di molto olio entrarmi nel sedere. Non mi preoccupai di gemere ad alta voce visto che il vicinato era tutto alla festa. I nostri corpi sudati attecchivano l'un l'altro, e mio figlio affondava la sua virilità giovanile tenendomi fortemente per i fianchi. Dal tavolino della cucina al letto, la passione echeggiava fra le mura domestiche della nostra casetta nel borgo.
    
    Spossata dopo il terzo orgasmo, sdraiata a pancia su sul letto di mio figlio, tenevo stretta il suo giovane e grande pene fra i seni aspettando la sua esplosione. Non avevo bisogno di condirmi i seni con l'olio per far scivolare la sua irruenta virilità: il sudore di ...
    ... quella sera bagnava il mio corpo ed il pene di Giulio scivolava senza alcun problema. Fiotti densi di sperma mi inondarono il petto per arrivare a colpirmi bocca, naso e parte della guancia sinistra. Neppure tolsi lo sperma da sopra il mio seno e dal mio viso. Giulio si accasciò vicino sua madre, entrambi in un respiro stremato ma felice. Rimanemmo mano nella mano per alcuni minuti, per poi alzarmi per recarmi in bagno a pulirmi, a nascondere l'odore di quell'amore incestuoso, al borgo e a tutti ignaro. La vestaglia appena messa mi copriva le generose forme mediterranee. Mio figlio ancora era nudo sul letto che mi guardava senza dir niente. Mi sorrideva dolcemente.
    
    I fuochi d'artificio segnavano oramai la fine della festa, seppure Anselmo come di consueto era solito trattenersi oltre. Da fuori si sentivano le voci dei paesani rincasare mentre io, da madre premurosa, attenta ed ora scevra da falsi moralismi, ripulivo con la mia bocca lo sperma di mio figlio che ancora gli colava dal pene.
    
    FINE 
«1234»