1. Amelie


    Data: 28/06/2020, Categorie: Etero Autore: andrexy, Fonte: EroticiRacconti

    ... qualcosa di sé che aveva sempre covato entro di lei e non aveva saputo liberare.
    
    Continuammo a scriverci e raccontandoci le nostre scopate con altri. Anzi, mi chiedeva consiglio: c’era uno che la puntava da tempo,doveva lasciarsi andare con lui? Sembravo la persona meno adatta cui chiedere una cosa del genere, ma io le risposi onestamente, le consigliai di provare. Provò, e le piacque, e a quel che mi disse, nel tempo andò sempre meglio per lei.
    
    Io mi facevo molta figa in quel periodo, e quasi tutta piuttosto buona. Mi facevo anche una quarantenne, un po’ isterica, ma gran figa. Poi ne avevo una quasi fissa, un buona chiavatrice pluriorgastica, Linda, un po’ ombrosa, che faceva finta che io scopassi solo con lei, ma ci sapeva fare, e come.
    
    Quando ci vedevamo con Amelie, prima e dopo le scopate parlavamo molto: lei mi dimostrava un grande rispetto, un rispetto quasi affettuoso, mi diceva che io ero importante nella sua vita, e che da me imparava molte cose.
    
    Mi chiese consigli, anche economici, su come investire i suoi risparmi, e dimostrava una fiducia attenta.
    
    Passammo un’estate quasi intera insieme, e mi trovai bene con lei, rilassato, senza il minimo screzio. Lei cercava di non essere invadente e ingombrate, a me veniva spontaneo dedicarle attenzione, che lei gradiva moltissimo.
    
    Quando veniva a Roma scopava anche con Antonio, e questa storia va raccontata, perchè è significativa.
    
    Le prime volte aveva delle remore a scopare anche con Antonio, le pareva ...
    ... di approfittare della mia ospitalità, come se dovesse fare ogni volta un viaggio a Roma o per lui o per me. La dovetti convincere.
    
    Ricordo ancora la prima volta che tornò da casa di Antonio: era sorridente, aveva goduto molto, ma era reticente a parlarne. La misi sul letto e le tolsi le mutandine, le infilai dentro il cazzo e le dissi: ‘adesso racconta’.
    
    E così mi raccontò, mentre la chiavavo e le piaceva, oh come le piaceva, la porca …
    
    Lo rifacemmo anche in tre, ma senza troppa convinzione. La più brava fu lei, comunque, che si diede parecchio da fare e ci tenne bene impegnati.
    
    Nelle nostre mail una volta mi scappò una parola dolce, la chiamai ‘tesoro’ e a lei piacque. E me lo scrisse. Così continuai, la chiamavo ‘amore, sorellina mia, tesoruccio, polpettina’ e lei gradiva tanto. Mischiavo queste parole anche con altre, la ‘mia porca, porcellina, troia’ ecc. E lei prendeva tutto …
    
    Scoprii una cosa: più la scopavo e godo con lei, più la scoprivo una donna vera, completa, adatta a me. Anzi, questa scoperta di lei fu rapida, ma ci misi invece del tempo per capirlo,qua si non me ne resi conto.
    
    Facemmo anche più di una vacanza insieme, in un posto di mar e poi alle terme. Lei rimase colpita dal fatto che io pagavo tutto, mi considerava molto generoso, mentre per me, per una persona come lei che ormai mi era cara, sembrava normale.
    
    Prendemmo l'abitudine di fare una vacanza insieme ogni anno, poi un lungo fine settimana in un bel posto di montagna ogni sei mesi. ...
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