1. Amelie


    Data: 28/06/2020, Categorie: Etero Autore: andrexy, Fonte: EroticiRacconti

    Amelie
    
    Storia immaginata con un’amica vera
    
    Avevo conosciuto Amelie, una francese più che cinquantenne, attraverso un amico, Antonio, che con lei ci scopava da tempo. Mi disse che voleva provare a tre, e che aveva pensato a me. Così combinammo, e la conobbi. Non era bella, un po’ robusta, con due belle tette bianche, belle grosse, morbide e dolci. La scopata non fu gran che, eravamo impacciati, e anche lei, che era molto calda e si vedeva, non sapeva bene cosa fare con due.
    
    Antonio di disse però che le ero piaciuto, e di telefonarle, così ci vedemmo a due e fu tutta un’altra cosa, fu un gran sesso. Era la donna più spontaneamente vogliosa che avessi conosciuto, e ne avevo conosciute. Era molto femmina, avvolgente, con una facilità all’orgasmo straordinaria, un orgasmo impetuoso e rumoroso, che entusiasmava, e una capacità di avvolgerti nel suo piacere che stupiva. Quando era lei a prendermi e a montarmi era una dolce soddisfazione, piena di gusto e di piacere. Mi sentivo coinvolto e finivo stremato, ma con la sensazione che avevamo scopato in due, nella ricerca comune di un piacere unico,e non ognuno per proprio conto.
    
    Andammo avanti a scopare per del tempo, vedendoci una volta ogni tanto: sì, perché io vivevo a Roma e lei a Nizza. Non era proprio comodo.
    
    Andavo a Nizza un po’ di volte anch’io nei fine settimana. Lei aveva una casa piccola, carina, arredata con gusto, con diversi libri. Un bel ritratto della persona che l’abitava.
    
    Ci scrivevamo spesso, ...
    ... mandandoci delle mail: incominciai io, dopo una scopata, dicendole quanto mi era piaciuta e descrivendo le mie sensazioni mentre scopavamo, con un linguaggio molto diretto e libero, come piace a me. Mentre scopavamo le davo della porca a tutto spiano, e nelle mail ancora di più; lei accettava, ma mi scrisse che aveva avuto bisogno di abituarsi a questo linguaggio. Però non protestava, e accettò.
    
    Era diventata la donna che mi faceva scopare meglio di tutte, e per la verità me ne facevo diverse, e mi affezionai alla sua figa, ma, soprattutto, con lei avevo il rapporto più aperto, parlavamo di tutto; lei si interessava e si divertiva ai miei racconti della scopate con le altre e non aveva difficoltà a raccontarmi le sue. Anzi, ci provava proprio gusto. Era magnifica.
    
    Imparai a conoscere un lato diverso della sua personalità. Tanto era porca a letto, tanto era ragionevole e positiva nella vita, una donna a cui andava tutto bene, pur avendo auto una vita difficile, che non si lamentava mai, che aveva una visione equilibrata degli avvenimenti e un rispetto intimo delle persone e dell’uomo. Le piaceva mettersi alla sua ombra, annidarsi sotto di lui e accovacciarsi docilmente. Ma non era un carattere debole, al contrario, aveva le idee chiare, solo non era una persona conflittuale. Mi piaceva da morire. E coltivai questo piacere della persona nella distanza.
    
    Lei mi confessò che il mio linguaggio libero era diventato molto importante per lei, l’aveva aiutata a liberarsi, a scoprire ...
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