1. Un mondo spietato - cap. 3 - collana il dravor vol. 1


    Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... stavano scegliendo dopo un poco decisero per una spilla, nello stile più classico possibile, in modo che potesse andar bene per una donna di qualsiasi età e di qualsiasi tipo. La spilla era in oro bianco e una splendida pietra preziosa scintillava su di essa. Saa era soddisfatta della scelta, sorrise alla padrona e si dispose a trattare il prezzo.
    
    Koss la mandava a svolgere quelle commissioni perché sapeva che di lei si poteva fidare ciecamente. Saa apparentemente partiva da una posizione di svantaggio, in teoria non poteva neanche mettersi a discutere con la padrona del prezzo, quindi cominciava sempre col dire - quanto devo dire al mio padrone che deve pagare? – Poi per vie traverse riusciva a spuntare sconti che difficilmente il suo stesso padrone avrebbe ottenuto, quando proprio era in difficoltà diceva - penso che il mio padrone lo troverà caro. –
    
    Infine Saa salutò la padrona e lasciò il negozio. Saa non se ne accorse, ma mentre usciva dalla gioielleria fu vista da Zuna. Era nel carattere della padrona insospettirsi, l’avrebbe seguita in ogni caso figuriamoci vedendola uscire da una gioielleria. Saa guardò l’orologio era ancora presto, aveva ancora due ore a disposizione, ma voleva impiegarle al meglio. La schiava ritornò verso la piazza e da lì si diresse verso la periferia. L’incedere di Saa era elegante e maestoso allo stesso tempo, Zuna osservandola ne rimase ammirata, la karsna era allo stesso tempo gelosa ed orgogliosa di quella kalsna, gelosa perché ...
    ... sapeva che per il suo amante era molto preziosa, orgogliosa perché anche lei, sia pure indirettamente, la possedeva.
    
    Zuna seguendola non pensava di scoprire granché, ma man mano che la schiava si inoltrava per strade sempre più periferiche e poco frequentate i sospetti crebbero. Quando poi Saa entrò in un elegante quartiere di villette Zuna iniziò a pensare che la schiava del suo amante avesse un rapporto con un altro uomo. Se si fosse trattato di un dravoriano sarebbero stati guai seri per entrambi, ma mai tanto seri quanto nel caso che fosse stato uno schiavo.
    
    Era un quartiere di alti burocrati del Dravor, non erano i più importanti, ma lo erano abbastanza. Saa bussò ad un cancello ed una serva che la riconobbe venne ad aprire e la fece entrare. Zuna trovò in quell’atteggiamento una conferma dei suoi sospetti. Se si fossero dimostrati veri Koss l’avrebbe punita a dovere. Zuna aggirò la villetta e finalmente trovò un punto in cui poteva scavalcare senza essere vista né dall’interno, né dall’esterno. Zuna indossava i vestiti adatti, era in servizio e quindi indossava pantaloni, giacca e scarponi. La giovane era in splendida forma e le ci volle solo qualche secondo per entrare nella villa. Se l’avessero scoperta non aveva che da dire la verità, quella schiava si trovava lì dentro senza l’autorizzazione del suo padrone e lei voleva scoprirne il motivo. Il giardino non era molto grande, ma c’era una vegetazione rigogliosa. Silenziosamente Zuna cercò di ritrovare traccia della ...
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