1. Il brivido del caso


    Data: 19/06/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... lo fossi stata non sarei stata ragazza da quel genere di avventure: dipende dall’indole, non dalla morale. In quel momento lessi un’espressione di stizza ben poco celata su quel viso attraente. Vero che non mi aveva neppure accaldata perché ero tendenzialmente fedele anche mentalmente e molto stordita dal viaggio. “Ah scusa, avresti potuto dirlo subito che giochi a fare la fidanzatina di qualche bamboccio, oppure sei una sorta di suora”. Io strabiliai strabuzzando gli occhi: “Come ti permetti? Non conosci nulla di me e ti stai dimostrando un gran maleducato cafone, con questo mi lasci stare” gli urlai quasi, attonita e cercando di mantenere la calma ristabilendo le distanze col consueto “Lei” mentre arrossivo, o meglio percepivo le guance accaldate per lo sdegno dell’affronto appena subito. A quel punto intervenne anche la ragazza seduta al suo fianco che sino ad allora non avevo ancora focalizzato al meglio: “Ho sentito per caso la conversazione e ti conviene sederti in un altro posto libero prima che arrivi il controllore e l’avvisi che stavi importunando anche la signorina”. A quel punto rispose ancora peggio, ma iniziò a grugnire vaghe minacce accingendosi a spostarsi e finalmente non lo vidi più pochi secondi dopo.
    
    “Ti ringrazio tanto….tu ti chiami……?”-“Arianna….” mi sorrise dolcemente ma intensamente. “Sì, ecco, ti ringrazio… non ci fossi stata tu, avrei avuto altre noie con quel tipo. Che gente strana c’è al mondo.”-“Oh, aveva infastidito anche me, Deborah, ma ...
    ... l’avevo ignorato”. Solo allora la scrutai meglio, soddisfatta che avesse trattenuto il mio nome che avevo detto al maleducato. Pensai fosse stata ad osservarmi da un po’. Le chiesi se volesse sedersi più vicina a me così avremmo parlato, si pose di fronte, visto che non era occupato. Aveva dei bei capelli biondi, molto folti, che le ricadevano a boccoli sulle spalle, a cascata, occhi luminosissimi e assai grandi, voi uomini li descrivereste “da cerbiatta” come i miei, d’un bel di una sfumatura castana solo un poco più chiaro dei miei, resi ancora più interessanti dal mascara azzurrino che le conferiva un aspetto etereo eppur sensuale. La bocca era piccola, rosata, un filo più sottile ma con labbra ben definite, tutte da baciare pensai confusamente. Mi sorpresi di aver partorito una riflessione del genere ma la volli ignorare.
    
    Il corpo era simile al mio: abbastanza alta (sicuramente sopra 1,70), forse un po’più snella ma con una terza abbondante di seno, ipotizzai, solo leggermente inferiore alla mia quarta. Era piuttosto curata nel vestire: indossava una gonna più corta della mia, non proprio minigonna ma quasi, anche lei camicetta chiara e spolverino grigio corto: non indossava calze e potei osservare senza dare nell’occhio la sfrontata bellezza delle sue gambe affusolate e tornite scoperte fino a mezza coscia. Le teneva composte e parallele come una diva, pensai tra me. Il colore rosato della sua pelle testimoniava piena salute con deliziose ciglia e un collo davvero ...
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