1. Il brivido del caso


    Data: 19/06/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... gonnellino al ginocchio, calze scure e golf viola aderente a V. Era fine settembre, l’aria limpida e ancora intrisa dei sentori dell’estate che declinava inabissandosi nella sequela di giornate sempre più brevi. Difatti prevedevo che di sera avrebbe fatto fresco al nord; sotto il golfino indossavo una camicetta bianca aderente: non apparivo come una dea della sensualità quel famoso giorno, ma le mie forme erano comunque molto intuibili e provocanti per chi avesse avuto l’occhio attento e la passione per le fanciulle in fiore. M’ero truccata piuttosto leggermente, con un rossetto non troppo acceso, eyeliner non pesante, poco phard, mascara per ciglia e avevo i capelli completamente lisci tenuti ordinati da un fermacapelli a forma di farfallina e pettinati all’indietro. I miei capelli erano castani scuro (erano perché ora sono tinti di nero) e gli occhi sono di un bel colore nocciola con riflessi d’ambra alla luce. Le unghie non erano lunghe, molto curate, quello sì, perché ci ho sempre tenuto molto. Non indossavo alcuno smalto.
    
    Sedendomi vidi che ero seduta a fianco di una poltrona libera, mentre dall’altra parte, opposta alla direzione di marcia, sedeva un ragazzo, piuttosto di bell’aspetto, sulla trentina e una giovane che avrà avuto suppergiù la mia età, pensai sulle prime. Rimasi colpita dall’armonia del suo aspetto ma fu solo un pensiero di un attimo.
    
    Non badai più molto ai compagni di viaggio, introdussi nelle orecchie le cuffie dell’ipod e mi misi ad ascoltare ...
    ... una canzonetta come un’altra iniziando a sfogliare il libro di preparazione al test con una tale svogliatezza che presto chiusi gli occhi abbandonandomi alla melodia e alla velocità quasi impercettibile del treno.
    
    Fui svegliata da un ticchettio sulla mia spalla e solo allora osservai meglio il mio compagno di viaggio: era un ragazzo con la barba rasata di fresco, lineamenti regolari, occhi molto luminosi e sguardo penetrante, fisico asciutto e abbigliamento casual, ma non trascurato.
    
    “Signorina, volevo solo avvertirla che tra poco passerà il bigliettaio ed evitarle il trauma del risveglio dovuto ad un brutto controllore” scherzò cercando di accattivarsi subito i miei favori. Aveva accento neutro quindi non avrei saputo proprio individuare da dove provenisse. “Ah grazie” risposi tra l’assonnata e l’intontita con la voce ancora impastata. “Ma dove siamo?”-“Quasi a Bologna! Ci possiamo dare del tu? Come ti chiami e quanti anni hai?”-“Deborah e ne ho 19”-“19 eh, sei molto carina”-“grazie del complimento” replicai sorridendo un po’imbarazzata”. “Tu dove scendi? A Milano vero? Se ti va potremmo mangiarci un boccone insieme se vorrai!” mi chiese per nulla intimidito dal mio riserbo, anzi sempre più audace e avvicinandosi notevolmente.
    
    “Mi spiace ma devo andare a casa di una parente che mi ospita e anzi sarà meglio mi affretti non appena arrivata. Grazie comunque dell’invito anche se non posso accettarlo!” gli replicai mostrandomi gentile ma ferma. Ero fidanzata e anche se non ...
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