1. Dacci dentro, Joe!


    Data: 18/06/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: Joe_banana, Fonte: RaccontiMilu

    ... disse. «Non aveva senso restare lì a cazzeggiare».
    
    Norm annuì. «Quando le faccio parlare, amici, è fatta. Potete anche prendere la giacca e andarvene»
    
    «Be’, o questo o il fatto che sai essere così sgradevole che non vale la pena starti a parlare. Non ha senso restare in ogni caso».
    
    Norm ignorò la frecciata e continuò a raccontare. «Così siamo finiti da lei – una tazza di caffè, mi piacciono le tue piante, dove hai preso quel pouf, sapete come funziona. Poco dopo ci stavamo saltando addosso. Le cose stavano andando alla grande, e poi lei si fa tutta seria, non so se mi spiego, voleva parlare»
    
    «Uggggh», lo prese in giro Go-go. «Parlare».
    
    «Di sé, ovviamente, di come gli uomini la trattino di merda, di come nessuno guardi oltre il suo aspetto fisico, di come tutti pensino a una cosa sola. Io le ho detto che non era vero, che pensavamo ad altre due o tre cose, ma lei non ha colto l’umorismo».
    
    Noi altri cercammo di reprimere i risolini, ma senza riuscirci.
    
    «Già, lo so, era una gran battuta. Non ha nemmeno sorriso. Ed eccola che riattacca con la solfa di quanto è intelligente, sensibile, di quanto le piaccia stare all’aria aperta, ecc, ecc, ecc. mi stavo veramente spallando, e avevo ancora una mano infilata sotto la sua camicetta, e la cosa si stava facendo piuttosto ridicola, con questa che non la finiva più di parlare. Così ho pensato fosse meglio scoprire le carte»
    
    «E?», dissi io.
    
    Si schiarì la voce. «Le ho detto che era tutto sacrosanto, ma che ...
    ... personalmente, e qui parlavo solo per me – mi sarebbe piaciuto scoparle via il cervello».
    
    Scuotemmo via la testa disgustati.
    
    «E lei che fa?», continuò lui, «mi prende per mano e mi porta dritto in camera da letto. Senza dire una parola. Però mi fa un gran sorriso. Tutta compiaciuta»
    
    «Non ti seguo», disse Go-go.
    
    «Nemmeno io», aggiunsi.
    
    «Be’, state a sentire, non ho ancora finito. Più tardi, ce ne stiamo sdraiati l’uno accanto all’altra, e sto morendo dalla curiosità, devo sapere. Così glielo chiedo. Perché un cambiamento improvviso? Un minuto prima era lì che la mena col fatto che gli uomini sono tutti dei maiali, e poi bang! – Basic Instinct. Così, senza preavviso. E sapete lei cosa mi risponde?».
    
    Grandi scrollate di capo.
    
    «Dice che l’ho “commossa” quando le ho detto che “non mi fermavo all’aspetto fisico” che volevo “scoprire il suo bello”»
    
    «Quand’è che l’hai detto?», chiese Stenie.
    
    «Non l’ho detto. È venuto fuori, giuro, è venuto fuori che quando le ho detto “mi piacerebbe scoparti via il cervello” lei ha capito che dicessi “mi piacerebbe scoprire il tuo bello».
    
    Ci caddero le braccia. Ci fu un momento di silenzio in cui ci sforzammo di trovare qualcosa da dire. Fu a quel punto che una mano dalla pelle bianca come il latte batté sulla spalla di Norm. Era Catherine, o La Ragazza Con Il Culo, come seppi più tardi.
    
    «Non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra… conversazione», disse con tono pacato, «e volevo solo dirvi che siete la più patetica ...