1. Dacci dentro, Joe!


    Data: 18/06/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: Joe_banana, Fonte: RaccontiMilu

    Come posto dove incontrarsi con gli amici per una bevuta, Dallo Splendido aveva un’unica attrattiva – serviva da bere.
    
    Ovviamente, il locale era tutt’altro che splendido. Lo gestiva un omaccione grande e grosso di nome Leonard, che era l’esatto contrario. Avrebbe potuto chiamarsi Dal Lurido, o semplicemente Dal Bastardo. Era buio, sciatto e puzzava vagamente di toast bruciacchiato. Ci trovavamo lì due o tre volte la settimana a lagnarci di tutto e tutti, e a non fare un tubo.
    
    Era un venerdì sera e c’era il solito gruppo – Stenie, Go-go, Norm e io – e come al solito ci stavamo sbronzando per bene. Io avevo cominciato a sfasare, e mi ero incantato a guardare quello che più tardi si era rivelato essere il culo di Catherine. Cioè, avevo saputo solo dopo che la tizia a cui stavo guardando il culo si chiamava Catherine. Mi aveva colpito immediatamente; era un culo da favola. Lei se ne stava nelle vicinanze del nostro tavolo con altre due ragazze e un tizio, che probabilmente si stava lamentando dei prezzi quasi comici di Leonard, o del suo grazioso stile nel servire (“Tu che vuoi?”).
    
    Diedi per scontato che fosse il suo ragazzo. Aveva l’aria di averne uno. E non ero ancora riuscito nemmeno a vederla bene in faccia.
    
    «Che bastardo fortunato», ricordo di aver sentito dire a Stenie, mentre i miei occhi si posavano altrove. «Fortunato, fortunato… bastardo».
    
    «Chi?», chiesi, anche se immaginavo stessero parlando di Norm. Se per la strada avessi incrociato due sconosciuti ...
    ... che parlavano di un qualche fortunato bastardo, avrei dedotto che stessero parlando di Norm.
    
    «Questo drittone», disse Stenie, puntando un pollice nella direzione prevista.
    
    «Con le donne o ci sai fare o non ci sai fare», disse Norm, compiaciuto di sé come sempre.
    
    Go-go lasciò partire una risata sgangherata e alzò gli occhi al cielo. «Se è questo che intendi per saperci fare, allora sono contento di essere una frana, e spero di esserlo per sempre», disse.
    
    Mi ero completamente perso l’inizio della conversazione. «Di cos’è già che state parlando?»
    
    «Mercoledì sera», disse Stenie, pazientemente. «Mi sono beccato qui col Drittone per una birra veloce, e lui si è rimorchiato un’infermiera»
    
    «Come si chiamava?», chiese Go-go.
    
    «Dottoressa qualcosa», replicò Norm, senza nemmeno sforzarsi di fare lo spiritoso.
    
    «Comunque avreste dovuto vederla. Stenie, com’era?».
    
    Stenie si strinse nelle spalle. «Era… molto… attraente».
    
    Ci fu un momento di silenzio durante il quale aspettammo che entrasse nei dettagli.
    
    Non lo fece, così Norm riprese a parlare.
    
    «Comunque, la parte interessante della storia non è che ho fatto colpo su una gran figa in un pub e che lei si è sentita attratta da me – questo era scontato. No, la cosa interessante qui è come si è svolta la vicenda. Stavamo chiacchierando del più e del meno – vieni qua spesso, mi piace il tuo orologio, odio questa canzone…»
    
    «E tu a questo punto dov’eri?», chiesi a Stenie.
    
    «Avevo portato le chiappe a casa», ...
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