1. Messalina 2020 - Cap. III


    Data: 29/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    ... automaticamente, registrando nei cassetti del suo cervello i dati importanti, ma nel sottofondo della sua anima persisteva un latente disagio, nonostante s'imponesse di non preoccuparsi inutilmente. Sapeva che prima o poi sarebbe stata scoperta ed aveva già deciso un piano in caso di ricatto: avrebbe dato dimissioni immediate e sarebbe sparita del tutto (aveva già scelto un paesino in Toscana).
    
    Ma era stata scoperta da Christian Jørgensen e questo non l'aveva previsto. Era il socio di minoranza di suo padre (quello che aveva ormai deciso di liquidare), un avvocato quarantasettenne con cui era sempre stata in conflitto. Non le era mai piaciuto: un tipo ambiguo che sembrava giocare con tutto. Anche Ellen giocava; ma lei aveva il rigore di una scacchista, mentre Christian amava confondere le carte e barare. La trattava in modo bonario, come uno zio, ma sempre con una sottile vena sarcastica: come suo padre le diceva sempre ch'era bella e doveva divertirsi di più, aggiungendo però battutine sessiste e complimenti poco opportuni.
    
    Non aveva idea di cosa le avrebbe chiesto Jørgensen in cambio del silenzio: ovviamente avrebbe usato quest'arma per rinsaldare la propria posizione nel gruppo (e questo Ellen poteva concederglielo), ma non poteva certo pensare d'usarla contro suo padre od il gruppo: lei non avrebbe accettato ricatti o compromessi di sorta... ma era inutile preoccuparsi, doveva solo attendere la sua mossa.
    
    In quell'istante le arrivò una sua mail:
    
    'Stai ...
    ... tornando?
    
    i russi sono davvero incazzati per la nostra operazione - Fëdor arriva il 19 โ€“ abbiamo incontro โ€“ dobbiamo salvare il cliente โ€“ ti aspetto'
    
    Ellen rilesse tre volte: era la mossa che aspettava eppure non la capiva. S'agitò. Gli scrisse che si sarebbe dimessa appena atterrata a Kopenhagen. Trattenne il fiato fino ad annebbiarsi la vista; il video lacrimava davanti a lei. Quando i polmoni stavano per scoppiare soffiò forte l'aria ed inspirò rumorosamente a bocca aperta, ma bloccò nuovamente il fiato il più a lungo possibile. Così per tre volte finché giunse la risposta.
    
    'Non se ne parla
    
    quest'affare è tuo e glielo spieghi tu โ€“ Fëdor ci può far entrare nel gas russo ed è mio amico โ€“ devi calmarlo, usa tua esperienza'
    
    Vide nero e capì al volo i termini del contratto con Jørgensen: la richiedeva come puttana per il suo amico russo. Scrisse 'prima dobbiamo parlare' ed inviò.
    
    Ellen andò in paranoia: non arrivava nessuna risposta. Non riusciva a concentrarsi, aveva nausea e s'odiava. A Miami attese un'ora e prese un volo diretto per Kopenhagen: atterrò ch'era quasi notte, ma c'era ancora luce. Adorava la sua città a giugno. Senza rendersi conto si trovò nel suo appartamento: si spogliò ed era già sotto la doccia.
    
    Indossò solo la sua felpa del liceo sopra gli slip, aprì un Riesling ghiacciato e, complice il jet lag, passò la notte alla finestra a fissare la notte chiara e le luci del canale, nella speranza che il mondo dormisse.
    
    Le rispose alle sette: 'Fëdor ...