1. LA VENDETTA DEL MARITO


    Data: 29/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Vecchiobambino, Fonte: RaccontiMilu

    ... disse semplicemente. Mi accompagnò alla mia macchina e lui prese la sua e tornammo a casa…….mi aspettavo una scenata in casa, ma lui molto calmo mi disse che se non avevo intenzione di andare via di casa, l’indomani mattina dovevo licenziarmi dal mio posto di lavoro. “Sai che non posso passare su a questa cosa….dovrai essere punita se vuoi restare con me…..e devi accettare la punizione senza chiedere”. Risposi che andava bene e lui mi disse che se ne sarebbe parlato il giorno dopo non appena fosse tornato dal lavoro…..questa notte mi lasciava la camera da letto e lui andava a dormire sul divano. Come potete immaginare passai una notte molto agitata e anche il giorno dopo aspettai di conoscere la mia sorte……la mattina mi licenziai per telefono e aspettai che lui tornasse dal lavoro.
    
    LA VENDETTA
    
    “Quale è la punizione Marco?”.
    
    “Usciamo e lo vedrai”.
    
    Era quasi buio……l’autunno stava per arrivare…….uscimmo in macchina e arrivammo in una zona molto fuori mano dove c’era un grande piazzale che era una specie di parcheggio per tir e ci fermammo lì.
    
    Marco si diresse verso un grosso tir bianco, un camion frigorifero che aveva all’esterno la una nota marca di latticini, e bussò alla cabina……. “Pino, siamo arrivati….” Non sapevo che conoscesse un camionista….
    
    Lo sportello si aprì e fece capolino un essere che mi sembrava un primitivo…..se non fosse stato su un tir lo avrei visto bene come uomo delle caverne vestito di pelle mentre maneggia una clava……alto, barbuto, ...
    ... pancia prominente, trasandato, apparentemente sudicio…..
    
    “E’ quella?” si limitò a dire indicando me……Marco annuì e mi fece cenno con la testa di salire nella cabina. Io lo guardai con lo sguardo implorante….. quest’uomo no Marco, ti prego…lo dicevano i miei occhi che luccicavano….non volevo piangere, ma c’ero molto vicina…… “Sali” disse mio marito, ma io non mi decidevo…..Intervenne Pino con la delicatezza che mi aspettavo……mi prese per i capelli e cominciò a tirarmi…..mi faceva male, ma continuavo ad opporre resistenza mentre mi rendevo conto che era tutto inutile……le lacrime mi scendevano e quello ero convinta che mi avrebbe strappato ciocche di capelli per trascinarmi su, e allora per evitare il peggio salii.
    
    “Cosa vuoi da me?”
    
    “Veramente io non volevo nulla, ma è tuo marito che ti ha messa a mia disposizione…….ti devo provare…..la cosa più veloce ora è che mi succhi il cazzo”…aveva anche l’alito pestilenziale e puzzava di sudore…….
    
    Allora la punizione era questa…..dovevo fare sesso con questo uomo primitivo….fargli un pompino per essere umiliata……guardavo Marco giù in strada……lui aspettava….che punizione era? Un pompino…..
    
    Mi voltai e Pino (mi pareva di averlo sentito chiamare così) si era già calato pantaloni e mutande sulle ginocchia e aveva il mano il suo uccello già duro……lo guardai e stesi la mano per toccarlo…..quel cazzo era in carattere col personaggio……non eccessivamente lungo, ma tozzo, molto largo alla base, un diametro enorme, fuori misura…..meno ...
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