1. Il Declino


    Data: 25/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Joshua83, Fonte: EroticiRacconti

    ... una corda uncinata, che venne fatta passare attraverso i nodi del maestro aguzzino. Piano, ma inesorabilmente, venne fatta sollevare portandola a sfiorare il pavimento con la punta dei piedi. Il dolore doveva essere forte, ma il giro di corda attorno ai suoi polsi e alle sue spalle distribuiva il peso abbastanza bene, se si allungava riusciva ad appoggiarsi e a scaricare quel poco di peso da darle solievo. Era tutto studiato al millimetro, tutto perfetto, tutto tremendamente sadico. Ormai ero un lago.
    
    Presero due fruste e inziarono a girare attorno alla schiava colpendola fugacemente ma con decisione su tutto il corpo, ora il seno, ora il sedere ancora rosso per le frustate avute, le gambe, l’interno coscia, ascielle, collo, piccoli colpi ripetuti su più fronti. Ad ogni colpo il piacere aumentava e i colpi non erano mai casuali, ma mirati per far aumentare il suo dolore e il suo piacere, le gambe non riuscivano più a reggere quel minimo di peso e allargando le gambe sapeva che sarebbe stata colpita li dove il piacere ha origine. Se si fosse retta sulle punta dei piedi non avrebbe mai goduto, se si fossa lasciata andare avrebbe patito un dolore lancinante seguito da un piacere sconvolgente. Aveva la possibilità di scegliere.
    
    Si lasciò andare allargando le gambe quel tanto che bastava da essere frustata sul clitoride e le labbra, l’Aguzzino e il Salvatore si fermarono per un istante che parve interminabile, il dolore prodotto dalle corde doveva essere lancinante. Ebbi ...
    ... un fremito, vibravo al solo pensiero di quello che la schiava stesse provando. Aveva deciso di soffrire per godere. Una lacrima le rigò il volto e fu quello il segnale per l’Aguzzino per sferzare alcune sonore frustate tra le gambe della fortunata. Il mio Salvatore lo segui a ruota e si alternarono velocemente per non lasciare mai che la fonte del piacere della schiava fosse sguarnita dalla causa del suo dolore. Il Salvatore davanti a lei poteva vederla negli occhi, la guardava fissa mentre con più decisione frustava. Sentivo quelle frustate sulla mia pelle, era come se stessero frustando anche a me. Ora un colpo più deciso dell’Aguzzio arrivo dritto sul clitoride ed era come se fosse il mio. Un urlo disumano della schiava sancì l’agoniato orgasmo, ma non la fine delle frustate che aumentarono d’intensità e di forza come una punizione per un piacere non meritato. Io ero allo stremo, non capivo cosa mi stesse accadendo. Sentivo le contrazioni come in un orgasmo, sentivo che il piacere montava in me lo sentivo nella testa, nei muscoli , nei capezzoli. Guardavo le fruste alternarsi sempre più freneticamente e il grido di piacere misto a dolore della Schiava aumentava con loro. Ora un urlo più alto e una scarica elettrica che partiva dalla testa fino ai piedi svelò l’ennesimo orgasmo della schiava, ormai il terzo in pochi minuti. Io ero ferma, non mi muovevo, ma dentro di me urlavo, mi contorcevo, supplicavo il piacere, speravo che le urla nelle mia testa fossero sentite anche ...