1. L'Organizzazione (Capitolo 7)


    Data: 22/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti

    ... robuste catene, alla cui estremità erano appese altrettante gabbie metalliche. A base quadrata, circa settanta centimetri di lato, erano alte un metro e mezzo. Cinque erano occupate da avvenenti ragazze, tutte sui vent’anni d'età e che per certi versi si somigliavano, avendo tutte un’espressione da cerbiatta, fisico snello e tonico, pelle liscia e vellutata, fondoschiena perfetti e seni sostenuti, che andavano dalla 4a in su. Valeria era molto simile e le fu subito chiaro come la sesta gabbia fosse inevitabilmente destinata a lei.
    
    Le prigioniere erano state rinchiuse nelle gabbie sedute, con i polsi ammanettati dietro la schiena e bloccati oltre un delle sbarre. Le loro gambe uscivano dalle gabbia, e l’interno delle ginocchia batteva contro i due montanti verticali intorno al cancelletto. Una posizione che le obbligava a gambe oscenamente aperte, con le vulva ben visibile. Cinque splendide e giovani creature femminili ingabbiate, che ondeggiavano nell’aria.
    
    Fu manovrato uno dei sei argani e la gabbia vuota scese con la base ad appena mezzo metro da terra. Una volta aperto il cancelletto, ordinarono a Valeria di entrare e di sedersi, mettendo anche lei le gambe oltre i montanti attorno al cancello. Anche lei con le braccia dietro la schiena ed i polsi ammanettati oltre la sbarra centrale della parete posteriore della gabbia. Sistemata l’ultima arrivata, anche le altre gabbie vennero abbassate alla stessa altezza.
    
    Tutti i cancelletti vennero aperti dalle tre ...
    ... ragazze-ancella, che subito dopo si precipitarono verso il fondo della sala. Scomparvero per qualche secondo dietro una tenda, per riapparire poco dopo spengendo spingendo un carrello sul quale erano appoggiati sei grandi bicchieri, colmi di un liquido trasparente che sembrava acqua. Un bicchiere per ognuna delle sei ragazze nelle gabbie e sarebbero state le 3 ancelle a somministrarlo. Arrivato il turno di Valeria, la ragazza che la fece bere le sussurrò di non far storie, di bere tutto senza sprecarne nemmeno una goccia.
    
    - “per carita, bevi… altrimenti verremo tutte punite severamente… ci faranno cose che tu nemmeno puoi immaginare”.
    
    Valeria non sapeva se avere più compassione di sé stessa, o di quelle ragazze-ancella, che dubitava non fossero affatto dalla sua parte. Ad evitare problemi ubbidì e bevve tutto il contenuto del bicchiere, quasi d’un fiato. Stanca e disorientata, nuovamente legata, i suoi pensieri si susseguivano convulsamente e disordinatamente, senza che riuscisse a completarne alcuno. Quando tutte le ragazze ebbero bevuto ed i cancelli furono nuovamente chiusi, le gabbie vennero sollevate ad un paio di metri da terra. Uscite dallo stanzone le tre ragazze-ancelle e gli uomini in mimetica, si spensero anche le luci.
    
    Valeria e le altre rimesero nel buio totale. Lei avrebbe voluto dormire ma la posizione era scomoda e non riuscì a prendere sonno. A peggiorare le cose, un crescente bisogno di fare pipì. Provò a distrarsi immaginando le domande che avrebbe voluto ...