1. Ritorno alle origini nel caveau della banca.


    Data: 30/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: BelloCaldoCN, Fonte: Annunci69

    ... davanti a me e lasciò cadere il borsone a terra da cui sbucava un asciugamano e mi allungò il braccio: gli strinsi la mano, ma la sua non era una stretta, era una presa di possesso; mi sentii come afferrato tutto da quella mano che continuava a scuotere il mio braccio. Finalmente ci sedemmo e cominciai a passare loro gli incartamenti per le firme. Ogni tanto ci interrompevamo per discutere qualche particolare e in quei momenti l'uomo della palestra si dondolava sulla sedia con le mani intrecciate dietro la nuca esibendo lo spettacolo delle sue ascelle con tutti i peli ancora madidi del sudore dell'allenamento. Non aveva avuto nemmeno la decenza di farsi una doccia, o forse non voleva tardare oltre, ed ora dal suo corpo pompato di muscoli emanava un afrore maschio che con mia stessa sorpresa scoprii che mi piaceva. Senza darlo ad intendere respiravo quell'odore forte che mi inebriava di una forza selvaggia. Fu in uno di quei momenti che l'altro socio, quello elegante, si sporse per guardare meglio la riga che stavo sottolineando: s'era sporto dalla sedia verso di me, anzi sopra di me, tanto che alzando in tralice lo sguardo vedevo il suo collo largo con una vena pulsante. Mi investì un profumo diverso da quello del suo compare: era essenza di sandalo, una fragranza decisa e sensuale che ben si adattava al tipo. Probabilmente mi confusi e girai la pagina, così che il suo sguardo si alzò incrociando lo schermo del mio portatile sul quale il ragazzone caucasico era rimasto ...
    ... immobile, fissato nell'ultima immagine in cui avevo interrotto il video, con tutta la sua nudità vogliosa. Credo che avvampai dall'imbarazzo. Il cliente mi guardò con i suoi occhi seducenti e allargò la bocca a un sorriso di assenso. Poi girò il portatile verso il suo socio perché vedesse anche lui. La sua reazione fu impressionante: pensavo che si mettesse a irridermi o che desse in escandescenze, invece si mise una mano alla patta e iniziò a strofinarsi vistosamente il pacco. Io non sapevo cosa dire o fare. Intanto l'elegante si era rimesso seduto e, arretrando un po' con la sedia, aveva allungato la sua gamba sotto la scrivania appoggiando il piede dritto sulla mia patta. Si rivolse all'altro che continuava a palparsi lì in mezzo :
    
    - Che ne dici, Mario, di suggerire al nostro bancario di divertirsi sul serio con uomini veri, invece che guardarsi questi film?-
    
    - Hai ragione, Enrico, dovrebbe proprio imparare da quello che combiniamo con gli operai in cantiere-.
    
    Deglutii, diviso tra spavento e desiderio. Mi rassicurò il fatto che gli uffici su tre lati erano illuminati da ampie vetrate che davano sulla strada, tanto che dall'esterno si poteva scorgere quel che succedeva dentro, senza contare che c'erano varie videocamere anche agli angoli degli uffici, per cui se i due bestioni si azzardavano a mettermi le mani addosso non potevano farla franca. Eppure quel suo piede che continuava a premere sul mio pacco dava il senso di qualcosa di diverso dal semplice pericolo. ...
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