1. Quella volta in cui misi mia figlia in castigo e...


    Data: 03/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    E’ da qualche tempo, ormai, che volevo condividere con qualcuno la mia storia. Confessarla. Nel mio lungo saltuario navigare in internet ho scoperto questa pagina, e ora finalmente, dopo tanto tempo ho trovato il coraggio di raccontare la più bella tra le mie esperienze. Un’esperienza che cambiò per sempre la mia vita.
    
    Mi chiamo Alessia sono una donna di quarant’anni, felicemente sposata, un marito adorabile, una villa con piscina poco fuori città e una figlia, Margherita, appena diciottenne all’ultimo anno di liceo. Al tempo faceva il classico, il padre l’aveva spinta a frequentare il suo stesso liceo privato, e dopo il primo anno un turbolenta a causa di questo “obbligo”, tutto si era risolto per il meglio. A Margherita piaceva quel liceo e con il tempo si era affezionata all’ambiante e ai professori. Le conoscenze erano ottime e le sue amiche tutte figlie di gente rispettabile come noi. Ero felice, non potevamo fare scelta migliore per nostra figlia per guidarla sulla strada giusta. Nulla mi poteva preparare a ciò che ne seguì.
    
    Crescendo, Margherita, ci aveva presentato qualche fidanzato, l’ultimo si chiamava Giacomo, era un ragazzo adorabile, sembrava piuttosto intelligente, aveva delle buone maniere ed era figlio di due medici luminari. La sua compagnia era piuttosto gradita in casa nostra ed io non facevo mancare a Margherita il mio appoggio per l’ottima scelta.
    
    Qualche mese dopo, però, qualcosa si ruppe e Margherita e Giacomo smisero di frequentarsi, lei non ...
    ... mi disse mai il perché, so solo che in concomitanza a questo fatto, in lei qualcosa cominciò a cambiare, e la ragazzina dolce e riservata che conoscevamo si stava pian piano trasformando in una scaricatrice di porto. Rispondeva sempre male a me e a suo padre, non studiava più e i suoi voti erano peggiorati gravemente, si vestiva sempre più succinta e non passava più molto tempo in casa. Si stava ribellando, ma io anziché preoccuparmi non facevo altro che perdonarla convincendomi che fosse per colpa dell’età e della fase adolescenziale che tutti i giovani, prima o poi, devono passare.
    
    Il peggio accadde una sera di Giugno.
    
    Le scuole erano agli sgoccioli, i ragazzi avevano più tempo libero per uscire, le giornate erano lunghe e afose, mentre le sere piacevoli e rinfrescanti. Mio marito era partito per un viaggio di lavoro a Pechino e non sarebbe tornato se non qualche giorno più tardi. Avevo appena finito di litigare con Margherita perché non intendeva iscriversi all’università una volta finito il liceo. Stavo mettendo i piatti nella lavastoviglie quando un rumore nell’entrata mi suggerì che mia figlia stava cercando di svignarsela di nascosto. La bloccai subito sbraitandole addosso: - Dove credi di andare? –
    
    - Dai mamma, è giovedi sera. Domani non ho verifiche. Voglio uscire – ultimamente era sempre più un tormento oltre che scontrosa e ingrata.
    
    - Ti ho detto di no. Stasera starai qui con me e discuteremo di quale università scegliere – la presi per un braccio e la ...
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