1. Me, lei, loro


    Data: 25/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: dominocindy, Fonte: EroticiRacconti

    ... metallo che doveva pesare almeno un kilo. Immediatamente legò i piedi ai pesi così rimasi a gambe divaricate mentre i miei coglioni stretti e allungati dall‘anello dondolavano oscenamente.
    
    Bene disse Jim vedendoci così impastoiati. Noi torniamo alle tre. Nel fra tempo Cindy ripasserà la lezione di tortura e sottomissione facendo esercizio su di voi.
    
    Uscì sbattendo la porta. Cindy si girò. Il suo sorriso femmineo e accattivante si era trasformato nel ghigno di un sadico che si riprometteva un divertimento. Cindy mi sussurrò all’orecchio” mi vuoi bene vero? Allora baciami” Posò le sue labbra sulle mie e aprì la bocca. Poi Ci ripensò “voglio fare l’amore con la lingua” disse dolcemente, ma ti devo mettere questo disse togliendomi il cazzo di gomma. Era Uno strumento che mi costringeva a tenere la bocca spalancata fermato dietro la nuca da una cinghia di cuoio. M penetrò in bocca con la sua lingua come se lamia bocca fosse una figa, come facesse un bocchino. e la sua lingua fosse un cazzo. Cominciai a eccitarmi, il mio cazzo era in erezione, sentivo i capezzoli eccitarsi malgrado le pinze. Anche il mio culetto strinse il vibratore cercando di farlo penetrare a fondo. Cindy mi cercò la bocca e succhiò la mia lingua come mi facesse un bocchino: Quella troietta si fermò, guardò giù con i grandi occhi innocenti e gridò: “Cosa vedo. Sei eccitato magari vorresti sborrare, Vergogna”. Prese i miei coglioni con la destra stringendoli con forza mentre la sinistra si appoggiava sulle ...
    ... mie mani legate facendole abbassare e per conseguenza facendo penetrare l punte delle pinze nei capezzoli. Poi mi lasciò andare. Riprese il gioco più volte; i testicoli ormai si erano allungati a 15 centimetri. I capezzoli gonfi tirati sembravano quelli di una puttana nigeriana. il cazzo mi diventava sempre più duro e sentivo la sborra schiumami dentro. Poverino disse Cindy ora ti metto a posto. Mi dette un ultimo colpo lasciandomi senza fiato tanto non potevo a bocca spalancata urlare. “Meriti un premio” disse. Mi fece allargare le gambe e piegarmi in avanti. prese un cuscino e lo mise sotto le ginocchia facendomi piegare sino a che i coglioni toccarono il pavimento. “Ora tesoro ti faccio godere”. Mi dette lamano sinistra da leccare, “sbavala bene” puttanello troietto “e mi sorrise. Si posizionò dietro me che sembravo una grossa rana e con un gesto deciso tirò fuori il vibratore dal mio culo. Non feci in tempo a urlare per il dolore o sollievo che sentii la mano che avevo leccato entrare con violenza nel buco mentre la destra spingeva verso il basso le mie mani facendomi straziare i capezzoli dalle pinze. Iniziò a chiavarmi il culo con il pugno. Aveva decido per il ritmo: braccio dentro pugno aperto spinta su bracci pugno chiuso, braccio che usciva, conta mi disse. Quando arrivammo alla cinquantesima scoppiai .il getto di sperma arrivò a un metro di distanza formando un lago bianco e cremoso sul pavimento. “Uh, che schifo”” disse Cindy. Si rivolse a Mara,” ora ti lego. Avrai ...