1. Ossessione


    Data: 25/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Urcaloca, Fonte: Annunci69

    ... degli incontri quando ci vedevamo avevo sempre meno da dire, alle undici di sera il parcheggio esercitava già un’attrazione irresistibile e io andavo via sul più bello della serata.
    
    Ormai non avevo più ostacoli alla mia mania, che prima o poi sicuro mi avrebbe portato guai, magari con la polizia, con la salute, ma che importava? I pompini facevano sgorgare sborra a fiotti, i vestiti si arricciavano o si appallottolavano appena sotto le tette, i cazzi sembravano non finire mai di trapanare fighe, qualcuno praticava il sesso anale e sentivamo i gridolini di dolore, le raccomandazioni a fare piano e poi i barriti degli uomini che fottendosene si spingevano dentro fino alle palle.
    
    Passate le prime settimane di foga riuscii a gestire in modo meno folle la questione, ricominciai a dormire un po’ di più e qualche sera persino a rinunciare e come tutti i tossici, godevo di quelle piccole rinunce conscio che l’indomani me ne sarei procurata una dose anche più massiccia.
    
    Ero marcio, inutile negarlo e il fatto che fossi l’unico a essere al corrente a volte mi procurava fitte dolorose, ero depresso e solo l’esibizione delle tette, delle cosce, delle chiappe delle sconosciute dava un senso alla vita che mi stava sfuggendo dalle dita.
    
    Una sera notai che il mio mentore e diciamo pure amico della prima sera non c’era, strano pensai, erano ormai quasi dieci anni che gettavamo via la nostra vita.
    
    Chissà forse le ragazze spiate la prima sera saranno già diventate mamme e ...
    ... spose, di questo passo fra breve avremmo avuto a che fare con le loro figlie.
    
    Passò una settimana e l’amico non si vide, poi passò un mese, poi due, chissà cosa gli era successo; magari era malato o magari era morto, a ogni modo non lo vidi più e questo mi portò a modificare le mie attività.
    
    Quel posto era sempre meno frequentato, le coppiette erano state soppiantate dai camper dei turisti, spesso ci installavano un Luna Park, dovetti cercare altri posti ricercati da voci fra noi guardoni e da articoli sui giornali.
    
    Ora andavano forte i parcheggi autostradali, le rive dei fiumi o i posteggi dei grandi centri commerciali, posti lontani spesso e con notevoli rischi.
    
    Il giro era sovente mercenario, di rado si vedevano le liceali portate dopo il cinema al primo appuntamento a farsi sverginare, era il tempo degli scambi di coppia organizzati via internet, i guardoni erano sempre più aggressivi, la polizia poco bonaria e risoluta.
    
    E anche le vittime di noi guardoni erano meno rassegnate, gli uomini a volte uscivano dalle auto, una volta un tale arrivò a sventolare una pistola, magari finta chissà ma era diventato poco sicuro avvicinarsi alle auto, fu per questo che decisi il salto di qualità tecnologico.
    
    Su internet avevo preso visione di un sito di materiale elettronico che forniva degli strumenti per la sorveglianza, articoli del tipo visori per la visione notturna e microfoni direzionali. Con una spesa significativa attesi il pacco che conteneva queste meraviglie, ...
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