1. La fontana


    Data: 23/02/2020, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... suo.
    
    Il suo signore e padrone, il Re Sancho Ramirez, lo aveva designato come capo della piccola forza d’armati che, dopo il crollo di parte delle mura difensive causata dallo scavo dei minatori e zappatori, doveva costituire una specie di testa di ponte subito al di là della cinta, disponendosi a testuggine e permettendo quindi l’afflusso di tutta l’armata.
    
    Fu il solo superstite, in quel frangente perse tutta la sua gente ma riuscì nello scopo.
    
    La città fu presa.
    
    Ebbro di adrenalina, lordo del suo sangue che scorreva dalle sue innumerevoli piccole ferite e di quello di quanti aveva ucciso, sciamò anche lui per le vie della città, urlando quanto gli altri…
    
    -Uccidi! Uccidi!-
    
    Uccise con frenesia. Trascurava solo chi portava la fascia rossa al braccio. Quanti ne uccise in quella lunga notte? Incalcolabile il numero.
    
    Poi… avvenne il saccheggio.
    
    Ora le urla che si sentivano erano…
    
    -Prendi… prendi…-
    
    Ed infine gli stupri.
    
    Le più ambite erano le donne moresche, che dopo la violenza venivano sgozzate. Molte erano di grande bellezza. Delle nobili, alcune furono risparmiate e furono oggetto di riscatto, allora si diceva che furono restituite in cambio del loro peso in oro e argento!
    
    Quante donne stuprò in quelle giornate di follia? Mentre girava ebbro di vino e di lussuria? Era nel diritto del vincitore farlo, sancito dagli usi e costumi della guerra.
    
    Ritornò con la mente al presente e chiamò forte…
    
    -Maria!-
    
    Accorse la sua vecchia ...
    ... domestica, stava con lui da molti anni ormai ed era fedelissima. Attese con rispetto le sue parole.
    
    -Verrà una giovane donna… voglio che ti accerti che possa essere utile al tuo servizio, ti aiuterà nei compiti più faticosi, tu le darai le disposizioni necessarie…-
    
    -Si… mio Signore…-
    
    -Se passerà il tuo esame portala poi da me…-
    
    La sua memoria riprese a rivedere il passato.
    
    Quante altre città aveva contribuito a far cadere nelle braccia avide della cristianità?
    
    E a quanti assedi dovrà ancora partecipare? Per far trionfare la parola del Cristo? Quanti morti ancora dovrà vedere?
    
    Rivede le sue gesta di guerriero, i suoi successi che per premio gli hanno fatto avere la signoria del borgo dove ora risiede e di tutto il circondario.
    
    Fu riportato alla realtà dalla sua serva, Maria.
    
    -Sembra una ragazza adattabile, mio Signore, intelligente e modesta…-
    
    -Bene Maria… prendiamola a servizio, la terremo in prova… ora falla entrare…-
    
    Osservò con attenzione l’ingresso della ragazza.
    
    Questa teneva timidamente gli occhi bassi e si fermò appena oltrepassata la soglia del salone.
    
    -Su… Daria… avvicinati. Non aver timore…-
    
    La giovane donna sempre con gli occhi al pavimento si avvicinò e lui ebbe modo di guardarla bene.
    
    Indossava ancora la lunga gonna di panno e la blusa di quando l’aveva notata alla fontana. Le sue forme riempivano i poveri vestiti. Specialmente il seno rigoglioso era contenuto a fatica e minacciava di trasbordare dalla blusa.
    
    Lui seduto la ...