1. La fontana


    Data: 23/02/2020, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Io sono solo un Canta Storie.
    
    La fontana del borgo era innovativa per quei tempi.
    
    Da una prima vasca alimentata da una sorgente e che era riservata alle persone per bere e approvvigionare le abitazioni, l’acqua defluiva in una seconda che era usata come abbeveratoio per gli animali e infine da questa ad una ulteriore e ultima dove le donne potevano lavare i panni.
    
    L’aveva ideata e fatta costruire a somiglianza di quelle viste nella Andalusia costruite dagli Almoravidi.
    
    Si stava dissetando, come il suo cavallo che beveva alla seconda vasca tenuto alle redini dal suo scudiero.
    
    -E’ sudato… non farlo bere troppo…-
    
    In quel momento la vide.
    
    Una giovane donna, forse d’età poco più che adolescente ma pienamente formata, la blusa aperta faceva intravedere due globi di carne soda e candida che ballavano seducenti, scossi dai movimenti fatti nello sbattere e strizzare i panni.
    
    Il viso era parzialmente nascosto da una gran massa di capelli corvini che le cadevano sul viso, lui… intuì la grande bellezza della giovane donna.
    
    Doveva essere bella, lo sentiva.
    
    Chiamò a sé lo scudiero e gli chiese indicando la giovane donna.
    
    -Chi è? Sai come si chiama?-
    
    -No, mio Signore, ma posso informarmi…-
    
    -Fallo al più presto ma con discrezione…-
    
    Più tardi nella sala del suo castello beveva una coppa di vino, proveniente dalle cantine dove la temperatura era sempre gradevole.
    
    Vestiva ora una tunica moresca bianca che apprezzava per la sensazione di frescura che ...
    ... gli dava.
    
    Il suo scudiero entrò nella sala e gli rivolse un breve inchino.
    
    -Mio Signore…-
    
    -Dimmi… quindi…-
    
    -Si chiama Daria, fa la lavandaia… come la madre…-
    
    -Continua… quanti anni ha?-
    
    -Quattordici, Mio signore… si dice che…-
    
    -Su… non farti levare le parole di bocca! Che si dice… dunque?-
    
    -Si dice… che è nata nove mesi dopo la presa di Barbastro, faceva parte della piccola comunità di ebrei e di cristiani tollerata in città dai mori, la madre è stata stuprata… ed è nata lei…-
    
    Barbastro!
    
    La sua mente tornò a quindici anni prima.
    
    Era allora un giovane guerriero senza altri averi se non il suo coraggio, la sua armatura e i suoi cavalli da battaglia.
    
    -Barbastro…! Ricordi? Tu eri con me già allora… ricordi il sangue che scorreva come fiumi lungo le vie cittadine? Come rifletteva la luce delle nostre fiaccole? E l’odore… quell'odore di morte…!-
    
    Lo scudiero lo guardava, aspettava suoi ordini.
    
    -Portala qui… ho bisogno di una nuova fantesca, che sia giovane e di bell’aspetto…-
    
    -Si, mio Signore…-
    
    Si portò alla finestra dalla quale vedeva tutto il borgo sottostante, la sua mente corse a quella notte…
    
    Ventimila mori morirono quella notte, i crociati, che si riconoscevano fra loro per una fascia scarlatta legata al braccio destro, non ebbero pietà per nessuno. Furono uccisi vecchi e bambini, le donne violentate e poi… molte di loro vendute come schiave.
    
    Il bottino della presa della città fu enorme.
    
    Parte del merito della caduta fu ...
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