1. E poi...come musica - iii parte


    Data: 19/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: ilmistico, Fonte: Annunci69

    “La vita è come un pianoforte.
    
    I tasti bianchi son le gioie, i tasti neri i dolori
    
    Occorrono tuttavia entrambi per una sinfonia perfetta .“
    
    Sono le 8 , ho dormito veramente poco, troppi pensieri di natura erotica mi attanagliano la mente.
    
    Decido di scrivere a Stefano, in primo luogo per ringraziarlo del magnifico pomeriggio, e poi per dirgli schiettamente che volevo sdebitarmi.
    
    “ma figurati, ma di cosa devi sdebitarti?”
    
    ”Insisto!”
    
    “Va bene va bene! E in che modo vuoi sdebitarti con noi ?”
    
    ”Oggi è domenica…suppongo avrete i vostri impegni, tuttavia ti chiedo se volete pranzar con me oggi, vi porto io in un luogo speciale.”
    
    ”Magari potessimo…purtroppo abbiamo un pranzo dai miei, sai sono quei pranzi inderogabili che, benché siano noiosi, non puoi esimerti.”
    
    ”Si, capisco perfettamente” gli rispondo con evidente tono sommesso, che si evince anche da un messaggio digitale.
    
    “Però dai, facciamo cosi, giacchè Gaby si annoia di questi pranzi, puoi farle compagnia a casa se non hai da fare e puoi. Io dirò che aveva la febbre, e il gioco è fatto.” E mi manda uno smile.
    
    Aspetto un attimo prima di rispondere.
    
    “Sicuro?”
    
    “Ma certo. Io tornerò a casa verso le 18, se ti trovo ancora prendiamo quantomeno un drink.”
    
    ”D’accordo allora. Per che ora posso venir da voi?”
    
    “Dalle 12.30 in poi quando vuoi.”
    
    “Ti ringrazio, a dopo.”
    
    ”Grazie a te, a dopo”.
    
    Il resto della mattinata trascorre lentamente , resto in attesa dell orario concordato . ...
    ... conto i minuti praticamente; ne approfitto per far una passeggiata nel parco e rivisitare luoghi della mia infanzia.
    
    Sono ormai le 12.30; amo esser preciso .
    
    Citofono e il cancello viene aperto direttamente.
    
    Salgo le due rampe di scale e mi ritrovo nuovamente la porta aperta come il giorno precedente; entro, e esattamente come il giorno prima , non trovo nessuno ad accogliermi.
    
    Chiudo la porta dietro di me e mi accomodo tranquillamente sul divano, come se fossi ormai uno di casa.
    
    “Wait wait, one moment !!!” la voce di Gaby echeggia nella casa, con un Tono inglese da vera madrelingua.
    
    Sorrido e aspetto divertito la mia bellissima amica, la quale sta armeggiando sicuramente qualcosa nella sua stanza, dati i rumori continui di apertura e chiusura dei mobili.
    
    Passa un minuto ed eccola qui, spuntare dalla sua stanza.
    
    Stavolta indossa un abitino bianco attillato e cortissimo, scollato ad altezza seno , e un paio di calze parigine nere, senza indossare scarpe: ricorda vagamente quelle studentesse universitarie dei manga.
    
    Mi alzo e le vado incontro
    
    “un perfetto stile Yin Yang, complimenti.”
    
    ”Grazie” e mi sorride col suo fare gentile
    
    Ci scambiamo i saluti di rito con due baci sulla guancia e cominciamo a parlare , come al solito, di tutto; della domenica, del clima appena cambiato, dei pranzi interminabili dai genitori di Stefano , dell autunno, del suo profumo, del mio profumo…di tutto.
    
    “che ne dici, mi fai vedere il resto della casa?” le dico ...
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