1. Entro' con tutta la cappella in quel piccolo buchino


    Data: 25/09/2017, Categorie: Etero Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... era troppo alto. Giulia se ne rese conto subito che non sarebbe stato facile e si spostò sul divano, salendoci sopra e appoggiando un piede sullo schienale per offrirsi nuovamente in quella posizione allargata.
    
    Prima di raggiungerla finì di spogliarsi e si mise davanti a lei. Adesso era perfettamente all'altezza giusta e sprofondò in quell'antro umido. Lei lo abbracciò e anche lui la strinse tra le braccia mentre iniziò a scoparla con lenti ma decisi movimenti del bacino. Poco dopò iniziò ad ansimare e si interruppe solo per lanciare dei gridolini di piacere che si trasformarono, poco dopo, in urla di piacere. Probabilmente venne due volte sotto il suo incessante martellare.
    
    - “Sdraiati, te la voglio leccare” le sussurrò uscendo.
    
    Pur senza fiato, obbedì e si sdraiò con lui inginocchiato al suo fianco che affondò il viso tra le cosce che scoprì madide di umori e che iniziò a sorbire con abili colpi di lingua. Partiva dal buchetto per salire all'interno delle labbra bevendo tutto quello che poteva e facendola sobbalzare ogni volta che le passava sulla clitoride. Non se ne accorse ma lei venne di nuovo e con gran gusto, continuando ad inondarlo con il suo succo.
    
    Sembrava una gattina che si lascia accarezzare facendo le fusa e mai contenta. La lingua scendeva sempre di più e adesso esplorava, con la punta, l'inizio del buchetto.
    
    - “Lo vuoi mettere li?”
    
    Senza aspettare risposta si spostò, sedendosi e, si prese i piedi con le mani è li sollevò, offrendogli lo ...
    ... spettacolo di quel piccolo buchetto completamente bagnato che era pronto per lui. Si spostò, restando inginocchiato, di quel tanto che serviva per esserle proprio davanti e appoggiò la grossa cappella su quel minuscolo pertugio. Iniziò a premere vedendolo allargarsi un pochino, spinse di più e si aiutò con le mani che allargarono i glutei e anche la fessura e la punta vi sparì dentro.
    
    - “Piano che ce l'hai grosso.” chiese la ragazza.
    
    Certo che era grosso ma chi meglio di lui, che lo aveva preso decine e decine di volte e, alcuni di taglia veramente extra large, sapeva come farlo dilatare piano piano senza forzare.
    
    Però quel buchino era veramente troppo piccolo e, sicuramente, quando avrebbe forzato l'ingresso del suo grosso glande... si sarebbe fatto sentire. Fece scorrere il cazzo tra le labbra bagnandolo per bene e, con due dita, lubrificò il buchino per agevolare la penetrazione e riprese ad incularla.
    
    Lei sembrava attenta ad aspettare il momento in cui lo sfintere avrebbe ceduto di colpo per farsi penetrare. Era sicura di dover sopportare un po' di dolore. Quando decise che era giunto il momento di farsi strada, lei sottolineò l'ultima spinta con un grido deciso e spostando le mani sulla sua pancia per spingerla indietro. Ma ormai era dentro con tutta la cappella ed era ben piantato in lei. Non si fece spingere via ma restò immobile, senza avanzare. Giulia si lamentò ancora un po' per poi guardare quel palo che era piantato nel suo culo. Effettivamente sarebbe ...