1. Supermarket


    Data: 11/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza 45, Fonte: EroticiRacconti

    ... sotterraneo di un supermercato e decido per la soluzione più ovvia: gli apro la patta e tiro fuori il biscione, una bestia di una ventina di centimetri a rischio di esplosione per eccesso di eccitazione; decido di non perdere molto tempo e lo imbocco al primo colpo; sento che reagisce con una spinta pelvica quasi pericolosa e con un sospiro profondo che denuncia il periodo di astinenza.
    
    Sono molto brava con la bocca e i miei pompini sono stati sempre apprezzati e lodati: il poveretto ne fa le spese e in pochi secondi è a contatto col paradiso; infilo una mano fra le cosce per masturbarmi e verifico che il pantalone è bagnato quasi fino all’ombelico; afferro il clitoride che la stoffa già stimola di per se e in dieci colpi arrivo all’orgasmo, col cazzo che nella bocca mi solletica le papille e arriva fino al velopendulo: mi piace sentire in bocca il sapore della cappella liscia come seta che mi sbatte sul palato e sulle guance, mentre la lingua la lambisce da tutte le parti: godo molto a verificare i nodi dei vasi sanguigni che coronano l’asta e che sotto la lingua sembrano gonfiarsi, mi eccita aspirarlo in gola fino a soffocare; succhio e lecco,mordicchio e stringo tra le mani l’asta fuori dalla bocca e i coglioni grossi come prugne e gonfi di sborra; non c’è molto tempo e il pericolo di essere visti da macchine in entrata o in uscita è comunque alto; mettendo a frutto tutta la mia sapienza, con poche succhiate profonde e intense, faccio sgorgare dal cazzo una fiumana di ...
    ... sborra che mi coglie di sorpresa e mi riempie completamente la bocca: stento a tenere lo sperma dentro e lo lascio scivolare dai lati fino a colare sul mento, sulla camicetta, sui pantaloni, tanto è ricca e lunga la sborrata.
    
    In quel momento squilla il telefonino e leggo sul display che si tratta di Elio, il compagno che non vive con me ma che dorme spesso da me e mi scopa con amore da oltre dieci anni; farfuglio una risposta e lui prima si spaventa, poi si insospettisce e chiede che cosa mi succede; invento una qualche scusa e lo rassicuro che sarò da lui entro dieci minuti, come d’accordo: licenzio il mio complice, metto in moto e mi precipito all’appuntamento.
    
    L’odore di sesso è forte e non vale a niente lasciare aperto il finestrino; di più, quando ci incontriamo, la prima cosa che nota è l’umido sul pantalone, dall’ombelico alla figa, e le macchie su camicetta e pantaloni: raccoglie il liquido con un dito, lo assaggia e sentenzia.
    
    “Questa è sborra! Che cazzo stavi facendo?”
    
    Lo mando al diavolo accusandolo di essere un controllore fiscale e poliziesco; mi rifiuto di dargli qualsiasi risposta; si siede a fianco e in silenzio andiamo a casa dove eravamo d’accordo di pranzare; l’atmosfera è surreale: non una parola per tutto il pranzo, lui guarda la televisione ed io sfaccendo con l’aria di chi non ha niente da dire: eppure so che sto commettendo un errore, perché il fondamento che ha stabilito per il nostro rapporto è la libertà assoluta, soprattutto di scopata, ...
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