1. Supermarket


    Data: 11/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza 45, Fonte: EroticiRacconti

    Ho sempre ascoltato con diffidente ironia i discorsi delle amiche, o anche delle semplici conoscenti, che parlano di incontri occasionali e sconvolgenti in una situazione assai banale e normale come il giro degli scaffali del supermarket: l’idea che un occasionale incontro - scontro di carrelli con uno sconosciuto piacente e disponibile possa portare ad un rapporto anche solo occasionale, mi sembra al di là di ogni possibile fantasia e derido volentieri chi esprime la speranza, più o meno esplicita, di vivere un’occasione particolare come quella che si narra, non si sa se per leggenda metropolitana, per invenzione casuale o per autentico aneddoto, intorno ad un amore nato appunto da una di quelle occasioni.
    
    Il buonsenso porta a rendersi conto che la situazione è di quelle che si prestano poco o niente a scatti improvvisi di entusiasmo sessuale: mentre si tastano carciofi o pomodori, è assai difficile che il pensiero vada ad un cazzo da manipolare; quando anche si dovesse verificare il miracoloso attimo, il percorso per arrivare a concludere è fuori da ogni logica, per mancanza del tempo necessario ad un approccio; più ancora, quand’anche si arrivasse a stabilire un contatto, la location sarebbe un problema enorme: dove te lo scopi uno sconosciuto, incontrato per caso nei corridoi di un supermarket, anche se ne avessi la voglia più intensa possibile? Razionalmente, l’ipotesi sembra più campata in aria che riferibile ad una qualsiasi realtà.
    
    Quasi per sfidare i luoghi ...
    ... comuni, o per accettare la sfida che implicitamente da essi arriva, mi ficco in testa di passare una mezza giornata nel supermarket con l’obiettivo premeditato di concupire uno sconosciuto e, possibilmente, scoparmelo sul posto; la prova è ardua, in primo luogo per la quasi totale mancanza di soggetti affascinabili: i pochi maschi presenti nei corridoi di un supermarket, nella migliore delle ipotesi, sono palle agganciate al piede di massaie decisioniste che li trattano da paggetti e li pilotano come piccoli automi; qualche single spaesato si incontra, ogni tanto, ma quasi sempre si tratta di individui più da consolare, se non da compatire, che da corteggiare; i pochi che potrebbero meritare una qualche attenzione sono diffidenti e difficili da contattare.
    
    Provo comunque a cercare e alla fine incontro qualcuno che potrebbe valere la pena: in particolare, noto un distinto signore dall’apparente età di circa sessanta anni, bene in forma ed abbastanza elegante, che si muove con qualche impaccio tra lo scatolame multicolore accalcato sugli scaffali: appare evidente che quello non è il suo mondo (forse un dirigente d’azienda o di ufficio pubblico) e fa molta fatica a scegliere.
    
    Urtare il suo carrello col mio e profondermi in scuse è la cosa più semplice e naturale del mondo; da lì, passo agevolmente alle presentazioni (solo il nome, naturalmente) e, mentre chiedo cosa stia cercando di preciso, in un momento di giustificazione non richiesta mi racconta che di questo si occupava ...
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