1. Supermarket


    Data: 11/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza 45, Fonte: EroticiRacconti

    ... ma anche e soprattutto la lealtà ad ogni costo, anche se dovesse far male; so che sto venendo meno al principio di lealtà, ma non mi va di confessare una stupidaggine senza senso.
    
    Ho, però, la percezione che sto cominciando a scavare un baratro tra noi quando il silenzio si prolunga anche dopo, quando lo costringo a stendersi con me sul letto e comincio a tentare un approccio sessuale; la sua immobilità totale mi dice che se non chiarisco la questione della sborra sui pantaloni, lui si rifiuta di comunicare e, dal momento che fare l’amore, per lui, è soprattutto comunicare, temo che stia scivolando verso decisioni drastiche; mi do da fare con baci carezze, succhiate e sollecitazioni varie e riesco a procurargli un’erezione: senza parlare gli monto addosso e mi impalo di figa, lo cavalco con foga fino a sborrare, ma sento che resta rigido nel mio ventre senza partecipare; dopo la seconda mia sborrata, mi sgancio, mi stendo a fianco e dormo; quando mi sveglio, Elio non c’è più; sul tavolo, un biglietto mi avverte che aveva un appuntamento e che ci rivedremo.
    
    Sono passate un paio di settimane e l’episodio del supermarket sembra superato: sembra, perché in realtà Elio continua a mantenere un atteggiamento molto sostenuto e fa l’amore con me in maniera diversa: anzi, non fa più l’amore, mi scopa o al massimo fa sesso; ero abituata a sentirlo parlare durante ogni amplesso, a sentirmi dire cose dolcissime, a farmi raccontare e a raccontare avventure fantastiche dello ...
    ... spirito, a sentirlo fermo nel mio corpo, col cazzo ben piantato in figa o in culo, per sentire la passione che mi trasmetteva; adesso mi monta, si scatena con tutta l’abilità che gli riconosco da sempre, mi fa avere decine di orgasmi senza mai fermarsi; poi, quando ha deciso, mi scarica una colata di sperma nell’utero, nell’intestino o in bocca come gli gira al momento, e si stacca, quasi scappa da me; continuo a non sentirmi in colpa per un pompino ad uno sconosciuto e non voglio dargliela vinta: se vuole la guerra fredda, anch’io so combatterla.
    
    Finché, una mattina, girando per lo stesso supermercato ma senza intenzioni di caccia, mi imbatto in un commesso particolarmente eccitante, fisico muscoloso ma non palestrato, corpo asciutto e, ben evidente, una patta di notevole stazza; si occupa di listelli di legno ed io sono appunto in cerca di qualcosa per sostituire un battiscopa logorato; mi avvicino per chiedergli lumi, ma non riesco a togliere lo sguardo dal gonfiore della patta; e lui lo ha ben chiaro perché ogni tanto si liscia il davanti del pantalone e carezza il volume che lo riempie provocandone una piccola ulteriore crescita; poiché il tipo di legno che cerco non figura tra quelli in mostra, mi dice che forse può cercarne nel magazzino che si trova giusto alle sue spalle; naturalmente, nel dirlo, si accarezza e sostiene a lungo il cazzo quasi offrendomelo; mi lecco le labbra, quasi involontariamente, e decido di seguirlo.
    
    Entrato nel magazzino, mi guida in un angolo ...
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