L’impresario edile
Data: 30/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: DominoCa77, Fonte: RaccontiMilu
... si con la testa mentre continuava a segarlo.
– ora devo andarmene, dagli un bacio per dimostrargli quanto gli sei riconoscente
Silvia si avvicinò e diede un bacio nella punta del cazzo, le arrivò nel naso un odore di sesso, si sentiva umori e sensazioni forti nel ventre, si stava eccitando.
Renato e Sandro uscirono che Marco era ancora svenuto, Silvia si rivestì e corse da lui per soccorrerlo.
Quando Marco si svegliò Silvia era vicino a lui, si era rivestita e gli stava mettendo del ghiaccio nella guancia.
Lui era furibondo e voleva andare a denunciarlo, lei con molta pazienza e dolcezza lo convinse che avrebbero avuto guai perché sembrava un uomo molto pericoloso, alla fine lo convinse.
La notte Marco si addormentò con abbracciando Silvia, lei non riusciva a dormire, ripensava a quell’uomo, la sua autorità, il suo cazzo enorme e si riscoprì eccitata. Si vergognava per quello che provava ma i modi di quell’uomo la facevano sentire come mai le era capitata, quando fu sicura che Marco era addormentato avvicinò una mano in mezzo alle sue cosce e si riscoprì fradicia di umori, si masturbò e arrivò ad un orgasmo intenso dopo pochi minuti.
La mattina al risveglio era ancora scossa, ripensava al fatto di mandare un messaggio a Renato ma si diceva che era solo il turbamento del momento e che le sarebbe passato. Andò a lavoro e non pensò ad altro.
Rientrata dal lavoro Silvia si preparò un bagno caldo, immersa nell’acqua bollente ripensava a quel cazzo enorme e ...
... si tocco ancora, raggiunse nuovamente l’orgasmo ma non si sentiva appagata, allora nervosa prese il telefono e il biglietto di quell’uomo e gli mandò un messaggio
– Sono sola a casa
– Sto arrivando, fatti trovare in intimo e inginocchiata nell’uscio di casa
Renato gli aveva risposto dopo pochi secondi, Silvia in preda ad una trance si asciugò e si mise l’intimo come richiesto, poi aspettò il suo arrivo. Dopo venti interminabili minuti suonò il campanello.
Silvia aprì il portone del condominio, spalancò la porta di casa e poi si mise inginocchiata davanti aspettandolo. Renato arrivò quasi subito e appena la vide sorrise soddisfatto
– Brava troia, brava e ubbidiente
La raggiunse, la prese per i capelli e la trascinò nella camera da letto, lei lo seguì camminando con difficoltà dicendo che le faceva male.
– Riprendiamo da dove ci siamo lasciati
Renato si abbassò pantaloni e mutande e il suo cazzo enorme svettava davanti agli occhi di Silvia, lei come un automa si gettò su quel cazzo che tanto desiderava e iniziò a succhiarlo, riusciva a mettere solo la punta in bocca, era troppo grosso, non respirava. Alternava il succhiarlo con il leccarlo lungo tutto l’asta mentre gli massaggiava le palle. Si stava bagnando moltissimo
– Sei proprio brava succhiandolo, ci divertiremo molto insieme
Quindi la prese di peso e la mise a quattro zampe nel letto, le abbassò il perizoma e avvicinò la punta del suo cazzo alla figa di lei completamente bagnata.
– Sembri ...