1. Il castello delle perversioni


    Data: 21/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady_Elizabeth, Fonte: RaccontiMilu

    ... di uscire.
    
    ‘Allora Elizabeth, sei pronta a cedere alle mie richieste?’ mi domandò annoiato, mentre sorseggiava del brandy.
    
    ‘No’ fu la mia risposta scontata.
    
    ‘Spogliati’, disse allora lui, sbalordendomi e, visto che io non avevo alcuna intenzione di sottostare ai suoi ordini, due schiave mi spogliarono mentre io cercavo di sfuggire, invano, alle loro mani. In breve tempo rimasi nuda di fronte agli occhi del giovane padrone del castello, mentre le schiave si denudavano a loro volta, e iniziavano a baciarmi dappertutto. Succube di due donne, questa mossa da lui non me la sarei mai aspettata.
    
    Si limitò a guardarmi mentre io, infastidita dalle loro carezze lascive, e dal loro leccare, lo fulminavo con delle occhiatacce impertinenti.
    
    ‘Fermatevi’ ordinò loro. ‘Andate nei vostri alloggi’. Quasi risi al pensiero della definizione che aveva dato alle celle in cui le schiave vivevano. Supponevo, però, che fossero state riadattate e rese più ampie e luminose per consentirle almeno un minimo di vivibilità.
    
    ‘Lord de Winter dovete smetterla di ” Non avevo ancora terminato la mia frase che già l’uomo mi aveva sbattuta contro il muro dietro di me e aveva iniziato a baciarmi con foga, lasciandomi sconvolta e con le gambe tremanti.
    
    Lui mi sovrastava con il suo corpo, e non accennava a lasciarmi una via di fuga. Continuava a tenermi intrappolata tra lui e il muro freddo ed io potevo sentire quale reazione la parte più virile del suo corpo stesse avendo alla vista di me, ...
    ... nuda.
    
    ‘Potrei scoparti adesso, contro la tua volontà e fregandomene delle tue lamentele. Qui per terra, come una puttana qualunque, e nessuno muoverebbe un dito per aiutarti’. Mi disse mettendomi paura. ‘Chi potrebbe impedirmi di prendermi quello che voglio?’ continuò sfiorandomi il seno. ‘Ti farei mia e impedirei a chiunque di alzare anche solo lo sguardo su ciò che mi appartiene’. Io deglutii più volte, paralizzata e inerme, consapevole di quanto ogni mia ribellione sarebbe stata in quel momento inutile.
    
    ‘Ma potrei anche prenderti nella mia stanza, sul mio letto, e fare di te la mia prima concubina, che ne dici, Lizzy?’ mi domandò sconcertandomi. Il mio nomignolo usato alla fine di una serie di minacce e a conclusione di un ultimatum mi aveva spiazzata.
    
    Non seppi che rispondere. La seconda scelta era di certo la migliore, oltre che la più auspicabile, ma non volevo dargli la soddisfazione di vedermi chinare la testa alle sue volontà.
    
    ‘Oppure’ gli risposi invece, ostentando una calma che non provavo affatto ‘Potresti toglierti di dosso, lasciarmi in pace, permettermi di rivestirmi e concedermi un lungo bagno caldo, che è la cosa che desidero di più al momento, dopo tanti giorni di prigionia ”
    
    Daniel tirò un violento pugno al muro, e si fece addirittura male, a giudicare dal livido che vidi si era procurato. A passo svelto il giovane Lord de Winter uscì dalla stanza, sbattendo la porta, e io, tirando un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, scivolai sul ...
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